Cardarelli

Terapie Intensive, un decesso e una dimissione. Restano due pazienti, entrambi senza vaccino

Un paziente di Colli a Volturno deceduto ieri sera: aveva gravissime patologie secondo i medici che hanno provato disperatamente a trattarlo con l'ossigeno per la polmonite da covid. Stamattina una donna è stata trasferita in Riabilitazione: è guarita e non ha più bisogno della Terapia Intensiva. Nel reparto del dottor Flocco restano 2 pazienti, entrambi senza vaccino. "Teniamo alta l'attenzione anche sui ricoverati della Infettiva, alcuni dei quali trattati con l'ossigeno" spiega il primario.

In Terapia Intensiva al Cardarelli di Campobasso restano due pazienti, al momento. Si abbassa sensibilmente (si dimezza) la soglia di guardia che col quarto ricovero era stata superata. Ma ci sono una buona notizia e una cattiva notizia a incidere su questo. La prima riguarda la guarigione di una donna ultrasettantenne (di Civitanova del Sannio), non vaccinata, che questa mattina è stata dimessa e trasferita nella riabilitazione dell’Igea di Isernia, centro specializzato che suo malgrado affronta le conseguenze che la malatta da covid lascia sulle persone.

La cattiva notizia è invece il decesso, ieri sera, di un sessantottenne di Colli a Volturno. Questi era vaccinato con due dosi e aveva gravissime patologie, problemi molto seri a organi vitali compromessi indipendentemente dal covid. E’ stata però la polmonite a peggiorare il quadro clinico, accelerando la morte e aprendo a un nuovo lutto, annunciato – come oramai è quasi prassi – sui social dal sindaco del piccolo comune ieri sera.

Il primario di Rianimazione, passato al ruolo dopo tanti anni di facente funzione e da sempre sensibile al tema della vaccinazione, dichiara che al momento in reparto ci sono due pazienti, entrambi privi di vaccino, e che l’attenzione verso gli altri pazienti trattati in Malattie Infettive è molto alta perché alcuni di loro sono già trattati con l’ossigeno (maschere e caschi) e non è possibile escludere che possano aver bisogno di essere intubati.

Sono sette i pazienti delle Infettive, sei dei quali non sono vaccinati. “Purtroppo la scelta di non fare la vaccinazione, anche laddove non solo è possibile ma addirittura consigliata, incide sulla probabilità di venire ricoverati e di sviluppare una malattia anche in forma grave” commenta il dottor Flocco, alle prese – come i colleghi degli ospedali italiani – con una nuova ondata di complicanze polmonari causate dal covid. “Siamo preoccupati – ammette – perchè la prossima settimana, complice anche la variante Omicron, il numero dei contagi potrebbe aumentare ulteriormente incidendo in maniera negativa anche sulla possibilità di finire in ospedale. Fino a questo momento – conclude – il vaccino è l’unica arma sulla quale possiamo contare”.

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