Ennesima discarica

Scempio a Monte Vairano: un gabinetto e bottiglie abbandonate vicino all’antica città sannita

Una discarica a cielo aperto a poca distanza dall'ospedale di Campobasso e dagli scavi archeologici che hanno consentito di riportare in luce i resti di un'antica città sannita, forse la leggendaria Aquilonia.

Di Monte Vairano spesso si parla perché, oltre ad una bellissima area naturalistica, nella zona al confine tra Campobasso, Busso e Baranello ci sono i resti della grande città sannita che venne distrutta dai Romani. La sensazionale scoperta è stata annunciata nel 2017 dall’infaticabile professore Gianfranco de Benedittis. Peccato che la zona, pur avendo grandi potenzialità turistiche, è stata trasformata in una discarica a cielo aperto.

Monte Vairano rifiuti

A Monte Vairano, in prossimità del bordo stradale, qualche incivile ha abbandonato non si sa quando un gabinetto, bottiglie e altri rifiuti. A testimoniarlo le fotografie che un lettore ha inviato alla nostra redazione che confermano lo scempio. Fra l’altro la carreggiata è ‘costeggiata’ da un tappeto di birre vuote. Un vero e proprio sfregio ad un sito che dovrebbe essere tutelato perché costituisce un importante patrimonio naturalistico e archeologico.

Monte Vairano

Gli scavi condotti dall’archeologo Gianfranco de Benedittis infatti hanno permesso di portare in luce i resti di una fortezza, di strade, piazze case ed altri edifici pubblici, antica testimonianza del passato. Una città praticamente intatta, che probabilmente coincide con la leggendaria Aquilonia come venne ipotizzato dall’archeologo Adriano La Regina all’indomani della sensazionale scoperta. Ma questo sito di straordinaria importanza anche perché è meta di escursionisti o semplici cittadini che amano camminare in questi boschi purtroppo è stata lasciata ‘in mano’ agli incivili.

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