La mobilitazione

Rinnovo contrattuale, precari e classi numerose: sciopera il mondo della scuola

Domani, 10 dicembre, la Flc Cgil sarà a Roma per manifestare contro le mancate aperture ricevute da parte del Governo e del Ministero.

Da un rinnovo contrattuale “più dignitoso” alle classi troppo numerose, dalla proroga dell’organico covid al precariato. Sono queste le principali motivazioni che spingeranno domani, 10 dicembre, il mondo della scuola allo sciopero indetto dalla Flc Cgil, oltre che da Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda Unams.

“Purtroppo – sottolinea la Cgil del Molise – a distanza di settimane dalla proclamazione dello stato di agitazione della scuola, nessuna apertura, nessuna mediazione, nessun passo in avanti per cercare di dare risposte al personale della scuola rimasto senza atto negoziale per il rinnovo del contratto e senza risorse per aumenti a tre cifre come promesso dallo stesso Ministro”.

Nel dettaglio, sul rinnovo dei contratti “l’impatto delle risorse stanziate il quadro è desolante: 87 euro di aumento previsto a cui si potranno aggiungere 12 euro, e non per tutti, finalizzati sulla base della ‘dedizione’. Ed è necessario stanziare da subito risorse per la proroga del c.d organico Covid ( o di emergenza) utilizzato in pandemia per garantire le misure di sicurezza nelle scuola e per sdoppiare le classi troppo numerose. Per questo organico sono previste risorse solo per il personale docente, non per il personale ATA, che pertanto il 30 dicembre rischia di essere licenziato”.

D’altronde, “la scuola, soprattutto nella difficile fase che stiamo attraversando e dopo gli interminabili mesi di didattica a distanza non può essere considerata ancora un peso, una spesa da contenere. Lo ribadiamo, la scuola ha rappresentato e rappresenta un pilastro essenziale per la tenuta sociale e democratica del nostro Paese”.

Il tema delle classi troppo numerose “non viene di fatto affrontato. Mentre le misure legate a situazioni professionali come quella dei dirigenti amministrativi facenti funzione, o attinenti al lavoro del personale come il blocco della mobilità per legge, invece che regolato per contratto, sono due esempi di misure che possono essere prese a costo zero e invece sono state disattese. anche nella nostra regione circa il 20% del personale nelle scuole è precario e nessun confronto è stato aperto”.

Per tutte queste ragioni, “è necessario mobilitarci ora e far sentire la nostra voce, a partire dallo sciopero della categoria proclamato per domani 10 dicembre, con una manifestazione davanti al Ministero dell’Istruzione. La Flc Cgil Molise sarà presente a Roma con docenti, personale Ata, dirigenti scolastici per far sentire la voce dei lavoratori di protesta dei lavoratori della scuola molisana”.

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