Il caso in parlamento

Stellantis, posti di lavoro a rischio e piano industriale nascosto: “Il Governo deve muoversi”

La deputata molisana Rosa Alba Testamento interroga i ministri Andrea Orlando e Giancarlo Giorgetti per chiedere che il gruppo automobilistico faccia chiarezza sugli investimenti e i possibili tagli di personale

Il Governo deve intervenire per portare Stellantis a scoprire le proprie carte riguardo agli investimenti, prima fra tutti la Gigafactory di Termoli, e i posti di lavoro a rischio. È la richiesta che la deputata molisana Rosa Alba Testamento rivolge all’Esecutivo e in particolare ai ministri Orlando e Giorgetti, cui ha rivolto una interrogazione parlamentare.

La questione è nota. Da quando Fca e Psa si sono unite è nata Stellantis, grande gruppo industriale automobilistico che però dal giorno della fusione a oggi non ha ancora svelato il proprio piano industriale. In estate è stata annunciata la costruzione di una fabbrica di batterie – la Gigafactory – a Termoli, senza tuttavia rivelare costi, tempi e trasformazione dello stabilimento di Rivolta del Re.

Contemporaneamente a Termoli è partito il piano di licenziamenti volontari retribuiti e le settimane di cassa integrazione si susseguono. Alla Sevel di Val di Sangro va anche peggio, fra contratti non rinnovati e riduzione drastica della produzione e di conseguenza del personale, giustificata con la crisi dei semiconduttori che sta colpendo il mondo dell’elettrotecnica e con essa l’Automotive.

“Cacciato da Sevel senza una parola. Ormai nelle nostre fabbriche si fa la guerra tra poveri”

“I ministri Orlando e Giorgetti come intendono intervenire affinché il colosso automobilistico Stellantis faccia finalmente chiarezza sul proprio piano industriale? Quali azioni, inoltre, pensano di mettere in atto per tutelare le prospettive occupazionali dei lavoratori e delle lavoratrici degli stabilimenti di Termoli e Chieti (in realtà Atessa, ndr?)”. A chiederlo è la deputata molisana Rosa Alba Testamento, in un’interrogazione rivolta ai Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali e dello Sviluppo Economico.

“Se consideriamo – continua la parlamentare – le voci insistenti di un complessivo ridimensionamento delle attività ingegneristiche e produttive su tutto il territorio nazionale e la contestuale possibile inaugurazione da parte di Stellantis di un nuovo stabilimento produttivo a Gliwice, in Polonia, le rassicurazioni fornite recentemente dal Mise circa la non chiusura del sito produttivo di Chieti e la delocalizzazione della produzione oltre i confini nazionali sembrano lasciare il tempo che trovano. Inoltre – prosegue – nulla è dato sapere in merito alla Gigafactory che dovrebbe nascere a Termoli nonostante il Presidente di Stellantis John Elkann abbia annunciato nei prossimi anni per l’elettrificazione della gamma 30 miliardi di euro di investimenti”.

Nel frattempo, pochi giorni fa, la multinazionale dell’auto ha annunciato un accordo per la realizzazione di auto a guida autonoma e una collaborazione con un’azienda di Taiwan per la produzione dell’80% del fabbisogno di microchip del gruppo entro il 2024.

rosa alba testamento

Ma secondo l’esponente di ‘Alternativa c’è’ è quanto affermato invece dal Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, a destare preoccupazione.

“Di fronte però a questi continui annunci e alle recenti dichiarazioni dell’amministratore delegato Tavares che ha parlato di possibili tagli occupazionali a copertura dei costi sostenuti dalle case automobilistiche per la transizione alla mobilità è, quindi, lecito porsi delle domande: dove saranno prese queste risorse? Dal taglio dei posti di lavoro?”.

Queste, nello specifico, le parole riportate da Testamento nell’interrogazione e riferite a un virgolettato di Tavares. “Imporre dall’esterno alle case automobilistiche un passaggio veloce alla mobilità elettrica finisce per creare non pochi problemi ai produttori di auto, molti dei quali soccomberanno. Inoltre affrettare i tempi significa addossare tutti i costi della transizione alle case automobilistiche, che quindi saranno costrette a tagliare i posti di lavoro”.

“È indubbio – conclude la parlamentare isernina – che le dichiarazioni rilasciate da Tavares siano molto preoccupanti e pericolose, soprattutto perché sembrano veicolare l’idea che per avere maggiori investimenti in automobili più pulite e sostenibili sia necessario tagliare i posti di lavoro. Il Governo intervenga subito e smetta di essere uno spettatore marginale della vicenda”.

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