Variante Omicron in Italia, primi 5 casi in Molise. I laboratori di biologia molecolare di Campobasso, coordinati dal dottor Massimiliano Scutellà, hanno sequenziato la variante scoperta in Sudafrica su 5 tamponi di residenti nella nostra regione. È accaduto questa mattina, nel corso della flash survey voluta dall’Istituto Superiore di Sanità e svolta contestualmente oggi in tutte le regioni italiane.
Secondo quanto si apprende dalle autorità sanitarie e dallo stesso direttore generale Oreste Florenzano, tre casi di variante Omicron sono riferibili ad altrettanti residenti in provincia di Campobasso e due a cittadini residenti in provincia di Isernia. “Non è stata una sorpresa – il commento del microbiologo Scutellà, direttore del laboratorio – perché sapevamo che Omicron era alle porte, era solo questione di tempo”.
La settimana scorsa è stato identificato il primo caso in Abruzzo, al confine con il basso Molise, su un 52enne della provincia di Chieti che potrebbe aver contratto il virus durante la partita Milan Liverpool del 7 dicembre scorso.
Fino al 18 dicembre, in tutto il Paese, i casi identificati – nei 70 laboratori che fanno parte della rete dell’Iss – erano 84 i casi infettati da Omicron, presenti in molte regioni e in particolare in Campania e in Lombardia. Ma se molto ancora non si sa della nuova variante nata in Sudafrica, quel che è certo è la sua facilità di diffusione rispetto alla variante Delta (tuttora dominante) ed è per questo che si corre ai ripari.
In Italia l’Istituto superiore di sanità, per accertare la prevalenza di questa variante del Sars-Cov-2, ha voluto questa indagine rapida da effettuare contestualmente in tutte le regioni italiane. Dagli esiti sapremo di più sulla sua diffusione nel Paese, dove i contagi stanno aumentando in maniera non più lineare ma esponenziale.
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