Politica

Ok al bilancio, Consiglio chiede di rateizzare debiti sanità. Pd e M5S non votano

Via libera anche a proposta per 'Contributi in favore di soggetti trapiantati o in attesa di trapianto o affetti da patologie gravi o rare, non trattabili nelle strutture sanitarie del Molise'

La Regione Molise chiederà a Roma di poter pagare in rate il debito sanitario che si aggira sui 120 milioni. È stato uno dei temi della riunione dedicata al bilancio in Consiglio regionale. La maggioranza guidata da Donato Toma ha approvato un serie di proposte di legge di iniziativa della Giunta che sono state contestate dalle opposizioni. Partito democratico e Movimento 5 stelle non hanno partecipato al voto. E così il centrodestra ha approvato il “Rendiconto generale della Regione Molise per l’esercizio finanziario 2020” illustrato in Aula dal presidente della Prima commissione Andrea Di Lucente che ha evidenziato il “miglioramento” del risultato di amministrazione (2020-2019) pari a 39.227.346,29 euro.

Via libera poi al Rendiconto consolidato della Regione Molise per l’esercizio finanziario 2020” e al “Bilancio consolidato della Regione Molise per l’esercizio 2020”. Inoltre, su richiesta dal Presidente Toma è stata anticipata la discussione della “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2022″.  La proposta di legge autorizza l’amministrazione a procedere attraverso l’esercizio provvisorio fino al 30 aprile 2022 o fino ad approvazione del bilancio di previsione “riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio”.

Approvato inoltre l'”Assestamento del Bilancio di Previsione 2021-2023 e modifiche a leggi regionali”. Nel provvedimento sono previste anche delle modifiche ad alcune leggi regionali riguardanti l’istituzione del Collegio dei Revisori dei Conti, la rateizzazione di debiti di natura sanitaria, le disposizioni inerenti l’Agenzia per la ricostruzione post-sisma (ARPS).

Le proposte sono state approvate tutte a maggioranza con un solo voto contrario e 2 astensioni.

A inizio della seduta il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge “Contributi in favore di soggetti trapiantati o in attesa di trapianto o affetti da patologie gravi o rare, non trattabili nelle strutture sanitarie della regione Molise”. Ha illustrato l’iniziativa legislativa il consigliere Gianluca Cefaratti. 

La misura, che riguarda persone (anche minori) che hanno bisogno di un trapianto e sono affette da determinate patologie, autorizza l?Asrem a rimborsare a tali malati le spese sostenute per i ricoveri presso strutture sanitarie pubbliche e/o private convenzionate in Italia e all’estero, al di fuori del territorio regionale, dovute ad esempio ad esami preliminari ed esami per la tipizzazione tissutale o al trapianto stesso oppure ai controlli successivi all’intervento.

Tali contributi, che dovranno essere liquidanti entro 60 giorni dalla richiesta, sono corrisposti ai cittadini il cui nucleo familiare evidenzi un indicatore di situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 50mila euro.

La proposta di legge è stata contestata da Pd e Cinque Stelle. “E’ una legge che rivede al ribasso i diritti di decine di cittadini e delle loro famiglie. In un sol colpo il centrodestra ha tagliato risorse e ha ridotto sostegni a tutti loro. Ad esempio, ha confermato il fondo da 300.000 euro annui, già definito insufficiente rispetto al fabbisogno dalla stessa Asrem, che individuava in 360.000 euro il minimo necessario a coprire tutte le richieste. Lo stesso centrodestra ha anche abbassato il contributo giornaliero ai malati che devono recarsi fuori regione per le cure, passato da 150 a 120 euro, e ha ridotto il numero di accompagnatori che possono affiancare queste persone, da 2 a 1.
In pratica sono state azzerate tutte le conquiste che il MoVimento 5 Stelle aveva ottenuto nella legge di Bilancio 2019: miglioramenti che erano tarati sulle necessità e le richieste dei malati stessi”.

Greco ricorda che al tempo stesso “in Consiglio siamo riusciti anche oggi ad apportare piccole migliorie ad un impianto normativo globalmente peggiorativo rispetto al passato. Con un emendamento abbiamo ottenuto di innalzare il limite massimo dell’Isee per richiedere i rimborsi: il centrodestra l’aveva fissato in 35.000 euro, ora è stato portato a 50.000 euro. Abbiamo chiesto e ottenuto di inserire anche una clausola valutativa: annualmente il Consiglio dovrà ricevere una relazione per verificare l’efficacia di questa nuova legge regionale e le ricadute sul territorio.
Ma nel complesso, purtroppo, oggi il Molise compie significativi passi indietro nel supporto a chi soffre”.

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