Le nuove regole sui test

“Niente quarantena per chi ha terza dose”, Toma d’accordo con gli altri Governatori. Oggi la decisione

Il presidente della Giunta regionale del Molise si dichiara d'accordo con i colleghi governatori che questa mattina - 29 dicembre - hanno inviato al Governo la loro proposta sul sistema di tracciamento che va alleggerito e soprattutto sull'azzeramento della quarantena per chi ha la dose booster. I governatori italiani chiederanno anche, come hanno già formalizzato, il super Green pass per i luoghi di lavoro. Una proposta che di fatto apre a una sorta di obbligo vaccinale per numerose categorie di lavoratori italiani. Il super Green pass Infatti si ottiene esclusivamente da vaccino o da guarigione dal covid, non da tampone

“La quarantena va azzerata per le persone che hanno copertura vaccinale, in particolare quelle con terza dose effettuata”. E’ netta la posizione che i presidenti della Regioni hanno messo nero su bianco in un documento che è stato inviato al Comitato tecnico scientifico al termine della lunga riunione iniziata stamattina intorno alle 9.30. All’ordine del giorno della riunione convocata dal presidente Fedriga sia la revisione dei tempi della quarantena dal momento che il tracciamento è saltato, “non è più gestibile”.

Dunque, le regole sulla quarantena vanno cambiate “alla luce di uno stravolgimento del sistema di contact tracing, saltato in diversi territori, che rende necessario un superamento delle attuali regole”, si legge nel documento pubblicato dall’Ansa. Basti vedere le file davanti agli hub di tutta Italia e delle farmacie per un tampone rapido.

Uno degli obiettivi di questo cambio di passo è impiegare il personale attualmente al lavoro sul tracciamento (e quindi sull’effettuazione dei tamponi) al potenziamento della campagna vaccinale. Dalla quarantena in pratica si passerebbe all’autosorveglianza per i vaccinati a contatto con un positivo.

Nel dettaglio, le Regioni chiedono di: orientare le attività di tracciamenti dei contatti di un positivo verso i soggetti non vaccinati e le situazioni più critiche; stoppare la quarantena per i contatti vaccinati di un positivo, questi dovranno quindi osservare l’auto-sorveglianza (ovvero dovranno rivolgersi al medico curante in caso di sintomi); l’attivazione di meccanismi di automatizzazione per comunicare l’isolamento e la quarantena, nonché per la raccolta di informazioni sullo stato clinico e sui contatti.

D’accordo con questa posizione anche il governatore molisano Donato Toma che ha partecipato alla Conferenza delle Regioni e che si è ritrovato in sintonia con i suoi colleghi presidenti.

Non possiamo bloccare il Paese con le quarantene dei contatti di positivi. Il covid è cambiato, la maggior parte della popolazione è vaccinata, dobbiamo rivedere anche le misure per affrontarlo”, ha spiegato ad esempio il governatore della Liguria Giovanni Toti. Il riferimento è alla variante Omicron, più contagiosa e diffusiva ma – stando ai primi studi – in grado di provocare sintomi meno gravi della malattia.

Anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri si era espresso favorevolmente sulla posizione delle Regioni: “Azzerare la quarantena per chi ha completato il ciclo vaccinale? E’ sensato. Dobbiamo tendere all’annullamento ma lo farei per gradi: in questo momento da medico farei un passaggio intermedio, ma lo farei decidere al Cts”. Una volta ricevuto il documento con le richieste delle Regioni, il Comitato tecnico scientifico si riunirà per esprimere la sua decisione e comunicarla poi al Governo. Oggi dovrebbe riunirsi di nuovo il Consiglio dei Ministri, mentre non è escluso che le nuove regole sulla quarantena siano contenute in un’ordinanza del Ministero della Salute guidato da Roberto Speranza.

Sarà insomma una giornata lunga, al termine della quale si conosceranno le decisioni che aspettano milioni di italiani che sono in quarantena – pur essendo vaccinati – perchè sono stati a contatto con un positivo. Si stima che 2,5 milioni di italiani siano in questa situazione. Centinaia anche in Molise: intere famiglie sono in isolamento perchè magari uno dei componenti ha avuto un contatto con una persone positive, un amico o un parente ad esempio. Persone che sono state inserite dal medico di base nell’elenco delle persone che devono essere sottoposte a tampone molecolare ma che, a distanza di giorni, aspettano di essere chiamati per il test dal momento il sistema di tracciamento è ‘saltato’. In questa condizione è impossibile uscire anche per recarsi al lavoro o per fare la spesa.

I governatori italiani chiederanno anche, come hanno già formalizzato, il super Green pass per i luoghi di lavoro: “Al Governo chiederemo l’introduzione del Super Green pass sui luoghi di lavoro. Questa richiesta sarà oggetto di un incontro oggi con l’Esecutivo”.

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