L'indagine del sole 24 ore

Microcriminalità diffusa, sanità carente: a Campobasso crolla la qualità della vita

L'indagine del Sole 24 ore punisce il capoluogo molisano che si piazza all'80esimo posto e perde 26 posizioni. Nemmeno Isernia viene premiata: è 81esima, prima per indice di criminalità. In generale lo studio conferma una tendenza rilevata da alcuni anni: si vive meglio al Centro-Nord, a dimostrazione che i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza si riveleranno fondamentali per colmare il divario con il Mezzogiorno

In una celebre battuta del film ‘Benvenuti al Sud’ Alessandro Siani diceva a Claudio Bisio ‘quando vieni al Sud piangi due volte: quando arrivi e quando te ne vai‘. Che la realtà sia tale è tutto da verificare: il Sole 24 ore ad esempio scatta una fotografia diversa e mette in luce il divario sempre più netto tra il Meridione e il resto del Paese. In generale, secondo lo studio del quotidiano economico, la qualità della vita nel Mezzogiorno è peggiore rispetto a quella delle città del Nord e del Centro Italia.

Quest’anno nell’indagine si tiene conto del post pandemia: attesta i divari territoriali, di genere e generazionali, vengono valutati gli indici della Qualità della vita di bambini e per la prima volta si introduce l’indice della Qualità della vita delle donne. 

LA CLASSIFICA GENERALE

In Molise si vive maluccio, almeno stando ai criteri esaminati dal quotidiano economico. Nella classifica generale infatti Campobasso si classifica all’80esima posizione: perde ben 26 posizioni rispetto alla graduatoria conseguita nel 2020. Invece Isernia si trova su un gradino più giù (81esimo posto) ma a differenza del capoluogo molisano ‘scala’ solo di tre posizioni.

Nel suo studio il Sole 24 ore ha tenuto in considerazione novanta indicatori e sei aree tematiche: Ricchezza e consumi (con cui si misura la concentrazione delle maggiori disponibilità economiche e la più alta capacità di spesa); Affari e lavoro (ossia le maggiori opportunità dal punto di vista occupazionale per le imprese); Demografia, società e salute (sulle migliori condizioni di vita e di salute della popolazione e i più alti livelli di istruzione); Ambiente e servizi; Giustizia e sicurezza; Cultura e tempo libero. Tra i 90 indicatori sono stati introdotti 28 parametri aggiornati al 2021 come l’indice di sportività e l’indice del clima.

CAMPOBASSO E PROVINCIA

Campobasso registra il risultato migliore dal punto di vista del mercato residenziale (85,1% mq compravenduti su mq offerti sul mercato, nel comune capoluogo). Il peggiore indicatore – manco a dirlo – viene rilevato in ambito sanitario: è 105° in classifica per Emigrazione ospedaliera sulla base delle dimissioni di residenti avvenute in altra regione (27,9% rispetto ad una media del 10,2%).

Leggero miglioramento dal punto di vista della ricchezza e dei consumi: aumenta il valore aggiunto pro capite (+7,7%) mentre diminuisce il costo di affitti (-2,1%) e prezzo medio di vendita degli immobili (-3,6%). Per tale indicatore Campobasso si piazza 61esima e guadagna una posizione.

I dati peggiori relativamente al capoluogo riguardano affari e lavoro (97esimo posto), anche se c’è un lieve aumento delle start up (+0,9%). Il capoluogo sprofonda per ‘Giustizia e sicurezza‘: 56esimo posto, si scende di 47 posizioni. Furti di autovetture, violenza sessuale e traffico di droga sono i principali problemi riscontrati dal punto di vista della criminalità. Campobasso ottiene un preoccupante nono posto dal punto di vista degli incendi. Peggio per ‘Demografia e società’: 68esimo posto (-52): poche le piste ciclabili (105esimo posto). Invece nel rapporto tra auto e numero di abitanti Campobasso è 70esima. Aumenta l’inquinamento: i livelli di pm10 sono in crescita del 2,5%.

Sulla base dell’indicatore ‘Cultura e tempo libero’ il capoluogo è 92esimo (-45 posizioni). Si fa poco movimento: l’indice di sportività è a -6%. Aumentano di poco (+8,7%) le librerie.

Campobasso infine non è una città per donne: nella classifica del benessere femminile è 82esima. Isernia è molto più su: 48esima. “A penalizzare il Sud – scrive il Sole 24 ore – sono pressoché tutti i sottoindicatori che riguardano l’occupazione e la retribuzione femminile”.

ISERNIA

Quasi a sorpresa il capoluogo pentro conquista un primato: il numero di farmacie ogni 1omila abitanti (6,2%). Ma Isernia non è una città digitale: il dato peggiore riguarda la diffusione della banda ultralarga e la fibra a casa. La percentuale di copertura degli edifici è del 13,1% rispetto una media italiana del 54,5%: il che fa precipitare il capoluogo pentro al 107° posto in classifica. Isernia migliora dal punto di vista della ricchezza e dei consumi (67°, +16 posti in classifica).

Per l’indicatore ‘Giustizia e sicurezza’ si attesta al 68esimo posto salendo di sei posizioni. Eppure il capoluogo pentro è primo in classifica dal punto di vista dell’indice della criminalità: truffe e frodi informatiche, traffico di stupefacenti e furti con destrezza gli episodi maggiormente riscontrati. Analogo primato per la contraffazione di marchi e prodotti industriali.

Migliorano i dati su ‘Ambiente e servizi’: 67° (+ 24): in leggero miglioramento il numero di piste ciclabili ma è alta la concentrazione di sostanze inquinanti. Isernia perde 15 posizioni ed è 90esima in classifica per ‘Affari e lavoro’. E poi crolla per ‘Cultura e tempo libero‘ (93esimo posto, – 78 posizioni in graduatoria). Sostanzialmente simile rispetto allo scorso anno infine l’indicatore su ‘Demografia e società’ (50esima, -8 posti).

L’indagine fornisce sicuramente indicazioni utili a chi amministra, per capire in quali settori occorre correre ai ripari per migliorare i livelli di vita della popolazione. A livello nazionale invece, il rapporto del Sole 24 ore fa capire la rilevanza dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza: saranno fondamentali per colmare il divario tra il Nord e il Mezzogiorno, oltre che un’opportunità da non sprecare per il Molise.

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