Sanità molisana

Medici militari al Veneziale, Greco: “Soluzione di emergenza da estendere ad altri ospedali”

Ieri il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una nostra mozione – scrive il consigliere M5s Andrea Greco – per tamponare le enormi difficoltà vissute e segnalate dai medici del Pronto Soccorso del Veneziale, chiedendo l’invio in Molise di medici militari e della Croce Rossa Italiana.

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Dovremmo gioire del risultato, ma siamo seriamente preoccupati: non si può perdere un solo minuto, i cittadini dell’intera provincia pentra vedono affievolito il diritto alle cure in caso di emergenza. E, a dirla tutta, gli altri ospedali del Molise non se la passano meglio. Per questo, oggi voglio approfittare della presa di posizione chiara da parte del Consiglio regionale per chiedere che la stessa soluzione, in caso di necessità, sia estesa a tutti i nosocomi in sofferenza.

Non lo nascondo, sono preoccupato per i tempi biblici della politica molisana. La mozione approvata ieri, infatti, è stata depositata sei mesi fa, il 29 giugno per la precisione. Eppure il problema del nosocomio di Isernia era già evidente e denunciato in più occasioni dagli stessi medici che vi operano. A causa di malattie, turnover e dell’ormai arcinota carenza di personale, i medici in servizio presso il Pronto Soccorso del Veneziale sono costretti a turni e straordinari massacranti. Ma, cosa ancora più grave, a gestire le decine di pazienti in fila c’è spesso un solo medico. Chiaramente, in estate la situazione è deflagrata, con l’arrivo dei turisti. Ed è per questo che chiedevo la discussione della mozione prima dell’alta stagione.

Ora la palla passa al Presidente Toma, impegnato dal voto in Consiglio ad intavolare trattative con il Ministero della Difesa e in Conferenza Stato-Regioni, affinché vengano subito inviati ad Isernia i dovuti rinforzi, attingendo dal personale sanitario dell’Esercito. Il governatore dovrà anche rivolgersi alla Presidenza della Repubblica, per reperire ulteriore personale sanitario in forza alla Croce Rossa Italiana.

Il rammarico è che, a distanza di sei mesi dalla mia mozione, i problemi sono rimasti invariati. Ora davvero non c’è un attimo da perdere. E mi auguro che, almeno di fronte a queste situazioni di assoluta emergenza, le mozioni non restino impegni presi solo sulla carta. Come, purtroppo, è avvenuto in passato.

In queste ore, alle condizioni critiche dell’ospedale pentro si sommano le pessime condizioni delle nostre strade, rese impraticabili quando il termometro va sotto zero. La rete di emergenza-urgenza e i presidi di Pronto soccorso devono essere tutelati e garantiti su tutto il territorio regionale, senza se e senza ma. Purtroppo la realtà parla di un sistema al collasso, mentre questo tipo di presìdi fa la differenza tra la vita e la morte dei nostri conterranei.

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