Campobasso

Licenziato dalla casa di riposo, il geriatra Dentizzi chiede a Gravina di annullare la revoca: “Infondata”. Il sindaco non molla

L'ex numero uno della "Pistilli" di via Delle Frasche passa al contrattacco, dopo l'azzeramento del Cda che presiedeva, impugnando il decreto con cui il sindaco Gravina lo aveva mandato via il 19 novembre scorso. Per il dottor Dentizzi quell'atto era infondato e con questa diffida prova a ottenere il reintegro, ma il primo cittadino andrà per la sua strada. La faccenda ora potrebbe finire in Tribunale.

L’ha elaborata per quasi un mese, ma alla fine Mino Dentizzi, l’ex presidente del Cda della casa di riposo “Pistilli”, ha ceduto al richiamo delle sirene impugnando il decreto di revoca con cui il sindaco Roberto Gravina lo aveva mandato via dalla struttura per anziani di via Delle Frasche il 19 novembre scorso.

Il geriatra campobassano, che proprio a Primonumero aveva detto di avere scarso interesse a ritornare in sella alla presidenza della Asp campobassana, essendo venuto meno un rapporto di fiducia col sindaco, alla fine ha cambiato idea. E ieri, tramite i suoi legali Vincenzo Iacovino, Patrizia Testa e Vincenzo Fiorini, ha fatto sapere di aver impugnato il provvedimento che aveva provocato quella “illegittima revoca dell’incarico”.

Il medico ha pertanto diffidato il Comune di Campobasso nella persona del primo cittadino “affinché provveda – questo c’è scritto nel comunicato – anche in autotutela, alla revoca dell’atto in quanto destituito di ogni fondamento in punto di fatto e di diritto per tutte le ragioni spiegate nell’atto stragiudiziale”.

Ora, e lo spieghiamo per i non addetti ai lavori, va detto che un atto stragiudiziale non è un documento necessariamente funzionale a una causa quanto piuttosto il tentativo degli avvocati, fuori dalle porte di un tribunale e senza il pronunciamento di un giudice, di mettersi d’accordo su una lite per ottenere, ad esempio, una prestazione o, come sembra in questo caso, un certo comportamento (la revoca del decreto col quale Gravina ha ‘licenziato’ Dentizzi).

Se poi questo interesse del medico, che svolge già l’incarico di direttore sanitario nella Rsa Pistilli di via Garibaldi, coincida con quello di tornare anche al vertice della Asp di via Delle Frasche non è scontato. Dentizzi, sempre a Primonumero (e non ci ha mai smentito) aveva anche detto che negli ultimi due anni si era preso delle responsabilità che non gli competevano a costo zero.

Ad ogni modo oggi il medico, che non è mai entrato troppo nel merito delle pesanti accuse che gli sono state mosse da Gravina – dai soldi non rendicontati al mancato rispetto degli impegni assunti – non esclude  in futuro “di adire le competenti autorità giudiziarie, civili e penali, per la tutela di ogni suo diritto, ivi compreso la sua onorabilità”.

Dunque, per ora c’è una diffida, se poi Gravina non lo reintegrerà, Dentizzi potrebbe rivolgersi a un giudice. Il sindaco dal canto suo non ha intenzione di tornare sui suoi passi, anche perché, e questo Gravina lo ha ripetuto più volte, di tentativi per evitare l’azzeramento del Cda ne sono stati fatti in abbondanza. “E dopo non aver mai ottenuto risposte solo oggi Dentizzi mi dice, per esempio sulla rendicontazione, che era stata fatta. Peccato che a me non hanno mai comunicato nulla. Per quanto mi riguarda – chiosa il sindaco – sono tranquillo e ribadisco che quel provvedimento è più che fondato. Anche se Dentizzi – che ho scelto due anni fa perché lo reputavo e lo reputo ancora oggi molto qualificato – vorrà portare la questione in tribunale. Ma resto dell’opinione che questa diffida la dica lunga anche su come una nomina fiduciaria, perché di quello si trattava, possa trasformarsi in una questione di altra natura. Sarà l’opinione pubblica a decidere e – forse – un giudice”.

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