La protesta

Larino e lo ‘stadio-fantasma’. I tifosi ironici: “Ci avete rotto… il calcio”

I sostenitori bianconeri affiggono uno striscione nel posto in cui dovrebbe sorgere il nuovo impianto sportivo: “Promesse di inizio lavori non mantenute”.

Uno striscione eloquente, a sottolineare una situazione che si trascina da anni. Parliamo del nuovo stadio comunale di Larino che ad oggi resta sulla carta. E allora i tifosi hanno voluto far sentire la propria voce. Innanzitutto con uno striscione ironico ma anche amaro nel posto dove dovrebbe sorgere il nuovo impianto sportivo: “Ci avete rotto… il calcio”.

La protesta è stata accompagnata anche da una nota ufficiale, in cui si denuncia che “mentre le promesse di inizio lavori non vengono mantenute, a Larino il calcio muore”. Del resto, si susseguono i continui ritardi nell’avvio dei lavori per la sua costruzione: “Sono anni che le diverse amministrazioni che si sono succedute a Palazzo Ducale fanno annunci sulla imminente costruzione di un nuovo impianto sportivo nella nostra città, che permetta finalmente di praticare sport in condizioni accettabili, ma queste promesse si rivelano solo vuote parole” scrivono i sostenitori bianconeri.

“La verità – prosegue la nota – è che mentre anche l’ultima promessa di iniziare i lavori dopo l’estate è stata disattesa, la mancanza di una struttura adeguata, con spalti e spogliatoi fatiscenti ed un campo di gioco dissestato, indegno di essere definito tale, sta portando alla morte il calcio cittadino: delle tre squadre che quindici anni fa Larino poteva vantare, ne resta oggi solo una, mentre il calcio giovanile cittadino, da sempre protagonista dei tornei molisani e non solo, è oggi praticamente scomparso, con la conseguenza che intere generazioni si vedono private della possibilità di praticare il calcio e dei benefici che lo sport di squadra porta a livello fisico e mentale”.

L’auspicio è che “finalmente qualcuno dei nostri amministratori si passi la mano sulla coscienza e decida di impegnarsi affinché Larino abbia lo stadio che merita. Noi da parte nostra non rimarremo in silenzio ad osservare la tradizione centenaria del calcio cittadino spegnersi per il disinteresse di chi amministra”.

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