Voce del verbo donare

Il volto solidale di Termoli: dai bimbi alle famiglie bisognose ai senzatetto. Nel segno della dignità

Dall'emporio solidale della Caritas dove è possibile fare la spesa come fosse un normale alimentari alla Croce Rossa che insieme alla Casa dei Diritti e ad altre associazioni sta raccogliendo giochi, materiale didattico e prodotti farmaceutici per i bambini meno fortunati fino alla sempre sempre attiva Città Invisibile che ogni giorno dà ristoro e ascolto agli 'invisibili'.

Associazioni e volontari impegnati senza sosta nei giorni che precedono il Natale. Ma per loro la solidarietà è un abito quotidiano in una città che si scopre sempre più povera e fragile.

Alla Città Invisibile, di recente trasferitasi da piazza Olimpia (zona stadio) in un locale, di proprietà della parrocchia, dietro la Chiesa di Sant’Antonio, utenti e volontari stanno prendendo confidenza col nuovo spazio, ampio e in una zona centrale della città. Dall’esterno la vista del mare riempie gli occhi e smorza un po’ quel carico di tristezza che ‘marchia’ tutti coloro che frequentano questo rifugio degli ultimi. Nel giorno che precede la Vigilia di Natale il via vai è minore del solito, come conferma il volontario Mirco che aggiunge: “Come sempre quando è giorno di Reddito di cittadinanza”. “Siamo aperti tutte le mattine, dalle 8.30 circa alle 12, dal lunedì al venerdì”.

Le festività, da sempre associate alle parole ‘casa’ e ‘famiglia’, qui potrebbero suonare come una crudele beffa e c’è imbarazzo anche solo a pronunciarle. Nondimeno il clima appare disteso e tra una brioche, una sigaretta e un caffè si scambiano quattro chiacchiere. Il più loquace sembra Timoteo, termolese (ça va san dire) che da diversi anni vive in strada. “Qui mi trovo bene, così come alla Caritas. Il nuovo posto? Ci si adatta, sono abituato a farlo”. Incuriosito si avvicina anche Biagio, originario di Foggia ma ‘in pianta stabile’ a Termoli da 6 mesi. Mirco racconta che sono soprattutto italiani, non solo termolesi ma anche di altre regioni, a frequentare il centro diurno. “Ora gli utenti ‘fissi’ sono tra i 15 e i 20, più di prima. Ma ruotano attorno alle nostre attività circa 40 persone”.

La solidarietà dei termolesi, oltremodo apprezzata in periodi come quello del Natale, continua a farsi sentire. “Da quando ci siamo spostati temevamo di ricevere minor sostegno, e invece sono in tanti a portarci generi alimentari con cui riusciamo a offrire ogni mattina la colazione a chi viene qui. È anche comoda questa postazione perché, oltre ad essere centrale, è vicina alla mensa Caritas dove i nostri utenti si recano per il pranzo”.

La stanza adibita a cucina, ma altresì a guardaroba e lavanderia, è piena in questi giorni di pandori e panettoni, ma al di là dei dolci tradizionali gli uomini che varcano questa soglia chiedono di essere ascoltati e di far parte in qualche modo di una piccola comunità.

Ed è proprio questo che fanno i quasi 10 volontari che dedicano a questo microcosmo di sofferenza ore importanti delle loro giornate. “Da quando siamo qui abbiamo attivato anche uno sportello legale con un avvocato, accessibile un pomeriggio a settimana”. Il loro aiuto va infatti ben oltre il mero aspetto alimentare. Dalle pratiche per i documenti a un semplice sostegno morale, fino a un tentativo di nutrire la mente oltre al corpo, come testimonia la mini libreria con testi che chiunque può leggere o sfogliare.

città invisibile cucina guardaroba

Diverso tipo di sostegno è quello che Croce Rossa e altre associazioni chiedono tramite un banchetto posizionato su Corso Nazionale, dove i volontari si prodigano per una encomiabile iniziativa. Si chiama ‘Un dono per ogni bambino‘ ed è stata voluta dalla Casa dei Diritti e dalla Cri insieme ad altre tre associazioni locali. All’incrocio con via Adriatica il banchetto dove è possibile lasciare una donazione oppure un dono per dei bambini “a cui nessuno farà il regalo”. Diverse le attività coinvolte (vedi locandina), da cartolibrerie a farmacie fino a negozi di giocattoli. C’è tempo fino al 6 gennaio per aiutare questa raccolta.

un dono per ogni bambino croce rossa

Abbraccia invece un numero crescente di famiglie l’iniziativa lanciata due mesi fa dalla Caritas diocesana di Termoli-Larino che con l’emporio solidale ‘Ti Senghé’ di via Alfano in centro a Termoli rappresenta un’oasi di normalità per chi vive le difficoltà economiche dell’era Covid. “Con la pandemia la richiesta è aumentata” rivelano Vito Chimienti e Anna Bernardi, direttori della Caritas, mentre impiegano il pomeriggio dell’Antivigilia di Natale come volontari all’emporio.

“Siamo sempre alla ricerca di nuovi volontari. Prima ne avevamo di più, ma ora con il Covid il numero è un po’ diminuito”. Sono tre o quattro le persone che si alternano fra gli scaffali e la cassa di quello che a prima vista potrebbe sembrare un negozio come tanti altri e che invece è aperto solo a chi viene riconosciuta una speciale carta acquisti in base all’Isee e in seguito a colloquio al centro di ascolto Caritas. Un percorso necessario per evitare scorciatoie e furberie.

emporio solidale via alfano  caritas

“Sono circa 50 le famiglie che hanno già la Card ma le richieste sono in aumento anche grazie al tam tam e al passaparola – riferiscono i due direttori -. Molte persone si appoggiano ancora alle parrocchie dove vengono consegnati i pacchi viveri”.

L’esperienza del ‘Ti senghé’ vuole proprio andare oltre la logica del pacco viveri perché, tramite la Carta a punti, consente alla famiglia bisognosa di scegliere di volta in volta cosa acquistare. “È anche un modo per dare dignità alla persona”.

Che l’emporio stia funzionando lo dimostra il fatto che ai due giorni di apertura se n’è aggiunto un terzo prima di Natale che presto diventerà fisso. “Qualche giorno fa abbiamo fatto un Open Day, una giornata in cui chiunque poteva venire a visitare l’emporio e consegnare viveri e giocattoli. C’è stata grande solidarietà da parte dei cittadini e delle attività commerciali. Abbiamo avuto tanta di quella roba che abbiamo dovuto metterne una parte in un piccolo magazzino”.

Come si sa, la solidarietà vive il suo momento clou proprio a Natale, quando molti sentono il dovere di aiutare gli altri, ma iniziative come l’emporio solidale e l’operato di associazioni come ‘La città invisibile’ dimostrano che i bisogni e le difficoltà esistono 365 giorni l’anno e sta alle persone far diventare la solidarietà una bella abitudine.

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