Consiglio regionale

Campitello fa litigare la maggioranza. Micone contro Toma: “Zero interventi, provocati danni economici”

Il dibattito sulla stazione sciistica si trasforma in un campo minato e nel centrodestra si moltiplicano le voci del dissenso nei confronti dell'operato del governo regionale. Alla fine passa la proposta dei 5 Stelle per impegnare la Giunta a programmare un piano d’investimenti straordinario ma il presidente del Consiglio regionale denuncia "intrecci particolari" e non lesina sospetti su appalti, sub-appalti e parentele

La mozione bipartisan su Campitello Matese si trasforma in un campo minato per il centrodestra. In Consiglio regionale passa il documento proposto dal Movimento 5 Stelle che aveva raccolto la convergenza non solo dei colleghi di opposizione del Pd o del dissidente Michele Iorio, ma anche di un pezzo importante della maggioranza: il presidente dell’assemblea regionale Salvatore Micone. 

Nel giorno in cui Il Giornale premia il Molise (“assieme a Puglia e Sardegna qui la curva epidemiologica è più favorevole”) per i dati confortanti relativi alla diffusione del virus, in Aula si consuma lo scontro. Perchè se è legittimo aspettarsi le accuse che le minoranze rivolgono al governo Toma considerando un fallimento le azioni della Regione per Campitello Matese, dall’altro lato è meno scontato che dai banchi del centrodestra vengano sganciati ‘siluri’ contro gli assessori Niro, Cotugno e Pallante che provano a metterci una pezza. A Palazzo D’Aimmo non c’è il presidente Donato Toma, impegnato nella Conferenza delle Regioni in riunione in vista del Consiglio dei Ministri che il 23 dicembre approverà nuove misure per fronteggiare il virus.

Il presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone, piuttosto indispettito anche dal fatto di non essere stato coinvolto nella risoluzione delle problematiche relative a Campitello, delinea un quadro nerissimo: “Siamo di fronte ad un fallimento totale. Ieri – 19 dicembre – domenica pre-natalizia a Campitello c’era tanta gente ed era tutto chiuso. Il presidente Toma doveva essere lì a Campitello e chiedere scusa a tutti”. Per il vertice dell’assise regionale la stazione sciistica molisana rischia un altro flop, il terzo consecutivo: “C’era poca neve nella stagione 2019-2020. Invece nella stagione 2020-2021 abbiamo avuto il lockdown, mentre nella stagione 2021-2022 Campitello è chiusa per negligenza”. Il riferimento è agli impianti sciistici, la cui manutenzione non è stata fatta nei tempi giusti e ora alle soglie delle vacanze di Natale è necessario chiedere una deroga al Ministero per aprire la seggiovia più grande della regione, la Colle del Caprio.

Campitello, dopo false partenze e ritardi c’è data di apertura impianti: 23 dicembre. Albergatori confermano pienone per Natale

“Questo territorio sta morendo nell’indifferenza generale che – insiste Micone – sta provocando un danno economico e danno sociale incalcolabile. Non aprire gli impianti per le feste di Natale comporterà perdita di fatturato del 40-50% di tutta la stagione”.

E invece il 23 dicembre, stando all’ultimo annuncio dell’amministratore di Funivie Molise, gli impianti si dovrebbero aprire. Il presidente del Consiglio regionale è scettico e in Aula, nell’affondo finale, denuncia “intrecci particolari”, non lesina sospetti su appalti, sub-appalti e parentele che hanno inciso sulla mancata ripresa di Campitello.

“E’ l’unica stazione sciistica del Sud Italia rimasta chiusa”, commenta il consigliere Michele Iorio. Durissima anche Micaela Fanelli: “Dopo quattro anni non si può parlare di ritardi, questo è un fallimento”. Incalzano i pentastellati con Angelo Primiani e Andrea Greco che ricordano i “conflitti d’interesse” e criticano anche lo spot scelto dalla Giunta regionale per sponsorizzare Campitello: Fatti di neve. “Ma chi vi ha consigliato questo slogan? Sembra un invito all’utilizzo di sostanze stupefacenti”. E poi: “Quanti eventi sono stati organizzati a Campitello dall’assessorato al Turismo e Cultura?”.

L’Aula alla fine approva la proposta del consigliere Armandino d’Egidio di approfondire in Commissione per audire le parti interessate al futuro di Campitello. All’unanimità passa anche la proposta del Movimento 5 stelle che impegna il presidente Toma “a programmare un piano d’investimenti straordinario per ammodernare gli impianti, utilizzando i fondi di sviluppo e coesione, i fondi di sviluppo regionale e parte delle risorse legate al Pnrr. Questo perché a poco servono i soli ristori, utilizzati dalla Giunta come unico strumento per tamponare i disastri che produce e provare a nascondere l’incapacità di trovare soluzioni strutturali”.

commenta