Gli auguri

“Il covid è scusa per non fare più nulla, auspico la svolta: ripartiamo dalle buone idee e dal confronto”

Dante Cianciosi, da cittadino e da imprenditore, lancia un messaggio di fine anno e denuncia l’inerzia generale a conclusione di un 2021 segnato irreversibilmente dalla pandemia. Ma la sua è, anche e soprattutto, una chiamata all’azione e un appello alle Istituzioni ad ascoltare le esperienze e le progettualità del territorio per non perdere l’ultima occasione di sviluppo del nostro territorio.

Allo scoccare del brindisi di mezzanotte, irrinunciabile anche se l’ultima notte del 2021 molti quest’anno la trascorreranno in casa, un messaggio di auguri diverso, che suona la sveglia per le Istituzioni e anche per i cittadini. Quello di Dante Cianciosi, imprenditore ma qui in veste soprattutto di “cittadino attivo”, è un auspicio per il 2022. “Il mio desiderio: che il tempo che ci aspetta sia segnato dal confronto, parola che in democrazia ha un valore altissimo”.

Chiama a raccolta le migliori forze del territorio, non certo in vista delle elezioni regionali e per nessun interesse politico o spartizione di potere. L’obiettivo è un altro ed è assai più importante: “Creare un contenitore di idee, esperienze, conoscenze, progetti dal quale ripartire per essere protagonisti dello sviluppo, ancora possibile, e non continuare a subire l’inerzia che ci circonda”.

Dal Basso Molise, la terra probabilmente più sacrificata dell’intero territorio regionale malgrado sia quella con le maggiori potenzialità, parte una domanda che apre a un ragionamento logico e, oggi, ineludibile. “Oltre a pensare al Covid, cosa stiamo facendo?”. Dante Cianciosi, uno che – è noto – viaggia veloce e non si lascia mettere ko dalle difficoltà che costellano qualsiasi percorso umano e professionale, interroga la sua terra e i suoi concittadini, ma anche la politica preposta a programmare che sembra invece aver rinunciato definitivamente a mettere in piedi un qualsiasi progetto di sviluppo e miglioramento per uscire dalle secche dell’immobilismo e dell’attesa. “Osservando quello che è accaduto, e cioè che la pandemia – che peraltro non è detto finisca e potrebbe accompagnarci d’ora in avanti, richiedendo dunque un approccio diverso da parte di ognuno di noi – mi domando seriamente quale sia il progetto per il nostro territorio. Perché, francamente, non ne vedo. Non vedo nulla, a parte l’immobilismo delle istituzioni e anche dei cittadini, eccessivamente rassegnati ad aspettare non si sa bene cosa. Il mio augurio, a me e a tutti, è prendere in mano le redini del nostro destino, il destino del Molise e del BassoMolise, e orientare la corsa verso un obiettivo condiviso”.

Il problema sul quale focalizzarsi per risolverlo si chiama mancanza di coinvolgimento. “Da qui è necessario ripartire, io non mi sento coinvolto e sono convinto che migliaia di persone, che nei vari campi e nei vari ruoli hanno un bagaglio di informazioni e di idee prezioso, si sentano parimenti ignorate. E’ disarmante assistere a questa agonia, aspettare mesi e mesi per avere una risposta dalla burocrazia, dalla politica, dalla sanità. Ma la democrazia – aggiunge Cianciosi – richiede che siano i cittadini a essere parte integrante dell’azione a tutti i livelli. La democrazia non può ridursi a votare nel segreto dell’urna un referente qualsiasi, esige che chi è stato eletto senta il dovere di interfacciarsi con le altre parti in campo”.

La risposta, dice ancora l’imprenditore, si chiama idea, progetto. “E’ di questo che oggi il Molise ha bisogno, di progetti e di confronto. Basta nascondersi dietro allo spettro del covid a causa del quale non si può fare nulla. Non è vero, è una scusa. Si può fare molto, si deve fare molto. Le opportunità si creano con il confronto, questo vale nelle realtà aziendali come la mia come nell’azione amministrativa e politica che è una azione collegiale per definizione. Auguro a noi cittadini di essere ascoltati, e di rivendicare con determinazione il diritto a incidere sul futuro che ci aspetta”.

Buon 2022

 

 

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