Infodemia e fake news - lo studio

I no vax raddoppiati sui social in 6 mesi. Prof. Aurilio: “Pandemia virtuale che provoca vittime reali”

Tra marzo e maggio 2021 gli utenti no vax sono raddoppiati, con un incremento del +136 per cento. Emerge in uno studio condotto dalla fondazione Mesit con il contributo del prof Unimol Marco Trabucco Aurilio.

In Italia circa 910mila persone seguono pagine, canali o gruppi Facebook e Telegram sul tema dei vaccini, e oltre la metà di questi segue pagine, canali o gruppi no vax. Tra marzo e maggio 2021 gli utenti no vax sono raddoppiati, con un incremento del +136 per cento. Emerge in uno studio condotto da Mesit, Fondazione per la medicina sociale l’innovazione tecnologica, nata dalla volontà di esponenti del mondo accademico, dell’associazionismo e delle professioni sanitarie per portare al centro del dibattito istituzionale i temi della salute pubblica nelle sue varie declinazioni.

La ricerca ha analizzato in modo particolare l’infodemia e il proliferare di fake news sulla rete in merito alla pandemia da covid-19 nell’ultimo anno. Il report, realizzato in collaborazione con l’Eehta del Ceis di Tor Vergata, il Crispel – Università di Roma Tre e Reputation Manager, è stato presentato durante l’annuale convegno del network PreSa dal titolo ‘Disinformazione pandemica. Le nuove sfide per l’informazione global’, e ha visto la partecipazione del professor Marco Trabucco Aurilio, che insegna medicina del lavoro presso l’Università degli Studi del Molise. “I dati analizzati – ha dichiarato Aurilio – dimostrano quanto sia pericoloso e diffuso un altro virus, quello delle fake news, soprattutto quando si tratta di salute”. Il professor Aurilio, alla luce dei numeri emersi, parla di “una pandemia nascosta che crea danni enormi e che seppure digitale ha un costo altissimo in termini di vite umane nel mondo reale”.

Report su fake news vaccini e green pass Covis-19 Dicembre 2021

Il report svela come dietro l’infodemia legata al Covid-19 si nasconda spesso “una regia attenta e specializzata, che sta manipolando le opinioni di migliaia di utenti”. “A dir poco inquietante – evidenzia lo studio – è lo scenario che si nasconde dietro il tema Green pass, con 877mila utenti attivi in pagine, gruppi o canali a tema certificazione verde, il 97% dei quali segue canali con orientamento contrario al Green Pass (850 mila)”. La piattaforma preferita di comunicazione dei no Green pass si conferma essere Telegram, che in Italia ospita 660mila utenti contrari al certificato, mentre sono 190mila su Facebook. Sono 49 i canali o gruppi Telegram contrari al Green pass e quasi uno su due (45%) si occupa di vendere certificati falsi.

Tra fine novembre 2021 (solo su Facebook e Telegram) sono stati rilevati oltre 1,2 milioni di utenti che seguono pagine, canali o gruppi a tema vaccini. Di questi, il 58% – ovvero 703mila utenti – segue canali di diffusione di teorie dichiaratamente no-vax. Tra maggio e novembre 2021, il numero di utenti con orientamento no-vax nei confronti dei vaccini contro Covid-19 è più che raddoppiato, crescendo del 130% in sei mesi: a fine novembre sono diventati 358mila.

“C’è bisogno dell’impegno di tutti dalle istituzioni per arginare questa pandemia invisibile – ha detto ancora il prof. Aurilio – perché si devono mettere in campo strumenti legislativi ed operativi efficaci”.

“Chi si occupa di comunicazione – ha aggiunto – mai come in questo momento storico ha una grande responsabilità nei confronti della salute dei cittadini.  Altri Paesi, in primis gli Stati Uniti, hanno messo in campo risorse e strumenti operativi di contrasto, in Italia siamo in forte ritardo”.

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