Dopo il vertice in prefettura

Guardie mediche, trovata soluzione per periodo di Natale: coperti quasi tutti i turni. Annunciati 13 mln per Case della Salute

Il distretto sanitario di Termoli è intervenuto per rimodulare i turni che erano rimasti scoperti a causa di riposi e accordi interni. Resta però la grave insufficienza di personale di continuità assistenziale da risolvere entro poco tempo. Ieri incontro in Prefettura coi sindaci del BassoMolise: ufficializzato il ricorso alle prestazioni aggiuntive del personale medico per coprire gran parte dei turni. Governatore Toma annuncia potenziamento delle Case della salute per 13 milioni di euro con fondi del Pnrr.

La soluzione tampone che era stata auspicata dai sindaci è stata trovata: i turni delle Guardie Mediche negli ambulatori del Basso Molise saranno coperti, tutti o quasi, fino al termine delle festività natalizie.

Il Distretto Sanitario di base di Termoli è intervenuto con un provvedimento che mette ordine sui turni dei medici di continuità assistenziale, risolvendo almeno temporaneamente quello che era un problema enorme e che prospettava la possibilità di interruzione di pubblico servizio sul territorio del Basso Molise.

San Martino in Pensilis, paese che aveva circa 20 giorni di Guardia medica scoperti su 30 dall’inizio di dicembre fino all’Epifania, ha adesso 6 giorni senza un medico di continuità assistenziale sul posto, ma quei turni però verranno coperti dalla Guardia medica di Larino.

Campomarino, altro paese che fra i primi aveva denunciato il grave disservizio, vede ridursi di molto i turni scoperti e in quei pochi casi a supplire sarà la Guardia medica di Petacciato. Non la soluzione ideale chiaramente, anche perché i due paesi non confinano, ma è almeno un passo avanti.

Dalle verifiche portate avanti in questi giorni, è emerso che essendo i medici di continuità assistenziale non dipendenti Asrem, bensì convenzionati Asrem, andava avanti da un po’ di tempo una sorta di organizzazione interna per la turnazione. Molti dei medici avevano previsto per loro stessi appena 7 degli 11 turni mensili da garantire, in molti casi evitando proprio i giorni festivi durante il periodo natalizio. A questo si aggiunge il fatto che questi dottori hanno diritto durante l’anno a tre giorni di riposo accumulati e molti avevano scelto proprio dicembre per poterli godere. In questo modo quasi tutti i fine settimana e giorni di festa erano rimasti scoperti, specie nell’area fra Termoli e Campomarino.

Il distretto sanitario di Termoli, appurata questa prassi, ha dapprima invitato i medici a riprogrammare i turni, per poi forzare la mano e intervenire con un proprio atto che ha eliminato per questo periodo i riposi compensativi, così da rimodulare le presenze negli ambulatori e garantire il servizio.

Una soluzione che evidentemente rischia di scontentare qualcuno ma che va incontro a un’esigenza impellente di un intero territorio che nei prossimi giorni vedrà crescere di molto la propria popolazione, per via dei rientri nei paesi d’origine di chi studia o lavora fuori regione o all’estero.

È chiaro però che il problema andrà affrontato alla radice appena dopo le festività natalizie. Il guaio maggiore è che in Molise dal 2005 non sono state definite le zone carenti di medici di continuità assistenziale. Questo comporta oggi una grave insufficienza di personale.

Per dirla in soldoni, il distretto sanitario di Termoli ha solo 19 dei 35 medici previsti. Ma a Campobasso le cose non vanno meglio: dovrebbero essercene 45, ce ne sono appena 20. L’Asrem dovrà quindi individuare le zone carenti e quindi emanare degli Avvisi pubblici così da implementare gli organici. Con la speranza che almeno in questo settore la risposta dei medici al bando pubblico sia numerosa.

guardie mediche incontro Prefettura

Intanto ieri si è svolta una riunione in Prefettura sulla riticità delle guardie mediche in Basso Molise col Prefetto di Campobasso, Francesco Antonio Cappetta, il governatore Toma, il dg Asrem Florenzano, i sindaci dei Comuni di Campomarino, Portocannone, San Martino in Pensilis, Santa Croce di Magliano, Ururi.

Florenzano ha comunicato la strategia messa in atto dall’Azienda sanitaria allo scopo di fronteggiare la situazione di qui ai prossimi mesi. Si è fatto ricorso, in pratica, alle prestazioni aggiuntive del personale medico in virtù delle quali è stato possibile coprire gran parte dei turni.

Toma, da parte sua, ha annunciato la dichiarazione dello stato di zona carente, in modo tale da consentire alla Struttura regionale di procedere, quanto prima possibile, al reperimento di personale.

Il governatore, poi, ha illustrato il progetto più complessivo al quale si sta lavorando: circa 13 milioni di euro le risorse disponibili per nove Case di comunità, 6 milioni per due Case della salute, fondi provenienti dal Pnrr. Previsti, inoltre, il rafforzamento del Vietri di Larino, del SS. Rosario, e il potenziamento delle postazioni del 118.

 

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