Da oggi le nuove regole

Green pass: scatta l’ora x per le ‘uniformi’. Il colonnello Dellegrazie: “I nostri militari sono tutti vaccinati”

Il comandante provinciale dei Carabinieri: "Cinque giorni per adeguarsi alle nuove regole". Anche per le Fiamme Gialle, reparti tutti coperti dal vaccino. La Prefettura: "I controlli saranno gestiti dalle figure apicali delle Amministrazioni di appartenenza"

In questi giorni sono partiti gli inviti per chiedere ai dipendenti del Comparto Sicurezza se è stata fatta o meno la vaccinazione anticovid e finora sembra che, a parte pochissime eccezioni, non ci sia personale non vaccinato.

O meglio: tutti in regola gli uomini e le donne dell’Arma dei carabinieri della provincia di Campobasso. Idem il personale delle Fiamme Gialle.

Soltanto dalla Questura di via Tiberio al momento non è giunta alcuna risposta al riguardo.

“Tutto il personale dei nostri reparti – ha spiegato invece con il garbo che gli è proprio, il colonnello Luigi Dellegrazie, comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri – è in regola con la documentazione anti-covid. Gli sporadici casi di non vaccinati riguardano personale fornito di certificazione sanitaria per non potere al momento sottoporsi al vaccino, ma stiamo parlando di circostanze davvero isolate”.

La Prefettura invece non ha competenze per controllare il personale nelle amministrazioni. “Saranno i vertici – spiegano dall’Ufficio territoriale di governo di Campobasso  – che si preoccuperanno di verificare i documenti del proprio personale e di procedere eventualmente alle segnalazioni previste per legge”.

Anche se alla vigilia dell’entrata in vigore delle nuove regole che riguardano fra gli altri pure il Comparto sicurezza, sono in molti a sussurrare che qualora ci fossero dei “colleghi contrari al vaccino, questi adesso dovranno per forza adeguarsi alle nuove regole”.

Perché “intanto da oggi chi non è vaccinato non può entrare in ufficio – spiega sempre il colonnello Dellegrazie – ed entro cinque giorni dovrà essere a norma, pena la sospensione”.

Già: il mancato adempimento dell’obbligo vaccinale da parte delle forze di polizia “determina la sospensione dal servizio del dipendente, cui non è dovuto alcun compenso ed a cui verranno temporaneamente ritirati tessera di riconoscimento, placca, arma in dotazione individuale e manette”. Aspetto, quest’ultimo, che è chiaramente specificato in una circolare firmata dal capo della Polizia, Lamberto Giannini.

E saranno i “dirigenti apicali e i questori delle varie articolazioni centrali e periferiche” a delegare le verifiche a dipendenti con qualifiche dirigenziali, ribadiscono quindi dalla Prefettura di Campobasso che nel frattempo però ha sotto controllo gli accertamenti sempre in itinere all’interno dei locali aperti al pubblico.

In sostanza da oggi se l’amministrazione competente non riceverà la documentazione che attesta l’avvenuta vaccinazione del lavoratore, allora dovrà invitarlo “senza indugio”, a consegnare entro 5 giorni tutto il materiale richiesto. In caso di inadempienza, per le forze dell’ordine scatterà quanto detto finora.

Infine chi lavora senza vaccino è punibile con una multa compresa tra 600 e 1.500 euro, mentre chi non controlla è soggetto a una sanzione da 400 a 1.000 euro.

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