Termoli

Emodinamica, infermiere no vax sospeso e non rimpiazzato. Reparto all’osso, turni scoperti

Solo 2 medici e 2 infermieri per un servizio salvavita che dovrebbe funzionare h24. Con questo personale sarà impossibile garantire i turni a gennaio, a meno che si ricorra a una soluzione diversa che finora non è stata trovata. "Pregiudicato irreversibilmente il diritto alla salute": il sindaco e la maggioranza del Comune di Termoli fanno ricorso al Consiglio di Stato dopo l'istanza respinta dal Tar Molise.

“Inaccettabile”: il sindaco di Termoli Francesco Roberti e la sua maggioranza bollano così la decisione di non accogliere il ricorso contro il funzionamento a singhiozzo del reparto di Emodinamica di Termoli, annunciando di essersi rivolti al Consiglio di Stato con appello depositato questa mattina a Roma. Con i provvedimenti di sospensione del servizio di Emodinamica dell’ospedale di Termoli, emanati dalla Asrem, “si configura una perdita definitiva e irreversibile del bene vita, corrispondente ad un diritto costituzionalmente tutelato dei cittadini molisani quale quello della salute”.

“L’appello al Consiglio di Stato – dice il primo cittadino – è l’unica possibilità per garantire una effettiva tutela alla situazione di urgenza assoluta che si è venuta a creare”. Roberti fa sapere con una nota che verranno intraprese ulteriori iniziative politiche ed amministrative per tutelare il diritto alla salute. Intanto la palla passa ai giudici di Palazzo Spada che dovranno decidere sull’appello.

APPELLO CAUTELARE emodinamica-

Come accade spesso coi problemi, inoltre, non c’è due senza tre. E dopo la turnazione già singhiozzante per carenza di medici e il no al ricorso, arriva un’altra tegola sul reparto salvavita dove si interviene in caso di infarto o ictus. Il personale medico e infermieristico è talmente ridotto (4 in tutto) che difficilmente potranno essere coperti i turni da gennaio 2022. Gli infermieri in servizio erano tre fino a non molto tempo fa, già dimezzati rispetto a quanto previsto dalla pianta organica che ne prevede 6, e ora sono due. Il terzo infatti rientra fra gli 11 infermieri (su 18 sanitari Asrem) sospesi dalla mansione e dallo stipendio in quanto non vaccinati. Alla prova dei fatti l’obbligo vaccinale per la categoria dei sanitari che impone la sospensione fino ad adempimento si rivela un tremendo boomerang per il diritto alla salute dei cittadini, quello stesso diritto che l’istituto della sospensione pone a presupposto fondamentale della scelta.

L’infermiere in questione, no vax, non è stato sostituito. L’intero carico di lavoro grava sulle spalle, già fin troppo cariche, dei due unici infermieri del reparto, che tra l’altro devono occuparsi di cardiologia e Utic (dove per inciso tre monitor sono rotti da oltre due anni e mai sostituiti) e fare le reperibilità in un numero talmente grande ogni mese che sfiancherebbe perfino wonder woman. Nessun rinforzo è stato mandato, ne dà altri presidi sanitari né, tantomeno, da reparti ospedalieri che in questo momento possono contare su un personale più nutrito. La situazione rischia di precipitare irreversibilmente.

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Intanto gli avvocati che difendono gli interessi del territorio del Basso Molise, Ruta, Romano e Zezza, sottolineano nel ricorso al Consiglio di Stato come “la scelta di sospendere parzialmente il servizio di emodinamica al San Timoteo anche durante le festività natalizie determini l’interruzione di un servizio sanitario essenziale per la cardiologia interventistica” e arrechi “un pregiudizio gravissimo ed irreparabile mettendo a repentaglio la vita di 100mila abitanti del bacino del basso Molise, come purtroppo già accaduto poche settimane fa con il decesso di un paziente”. E ancora: “La decisione assunta dalla Asrem in assenza della minima indicazione sulle modalità assistenziali alternative su dove dirottare i pazienti nei giorni e nelle ore in cui il servizio è interrotto viola la programmazione sanitaria vigente”, cioè il piano operativo che ha preservato il servizio all’ospedale di Termoli mentre lo ha soppresso al Veneziale di Isernia.

L’emodinamista in servizio al Veneziale, dove Emodinamica non c’è e dunque per gli interventi di reparto bastano i cardiologi in servizi, non è stato raggiunto da alcun ordine di servizio per spostarsi, almeno temporaneamente, al San Timoteo.

 

 

 

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