Il blitz

Dall’alcool ai capi d’abbigliamento: maxi sequestro dei Finanzieri di merce contraffatta e potenzialmente nociva

Il Comando provinciale di Campobasso della Finanza ha sequestrato oltre un milione di pezzi presenti in commercio ma che non rispettavano il Codice del Consumo e la normativa europea

Dall’abbigliamento all’alcol: i finanzieri del comando provinciale di Campobasso hanno sequestrato oltre un milione di pezzi presenti in commercio ma contraffatti, non conformi e potenzialmente anche nocivi per la salute.

Diverse gli interventi che il Comando ha posto in essere per contrastare l’illecita commercializzazione di prodotti, immessi sul mercato anche in occasione delle festività. Tantissima la merce sequestrata perché carente dei contenuti informativi, priva di etichettatura che riporta le informazioni minime sul prodotto (tra cui il produttore, il Paese di origine e l’eventuale presenza di materiali o sostanze pericolose). Alcuni pezzi sequestrati non riportavano le istruzioni per l’uso oppure erano privi della marcatura Ce e quindi violavano le prescrizioni di sicurezza e trasparenza a tutela del consumatore, prevista dal cosiddetto Codice del consumo.

Il codice del consumo e la normativa in materia di sicurezza di prodotti, anche per gli articoli natalizi, prevedono infatti ad esempio l’obbligo di riportare le indicazioni e le specifiche di dettaglio inerente al prodotto perché queste, oltre a tracciare l’intera filiera di produzione, consentono anche di assicurare un adeguato standard qualitativo della merce escludendo che nella sua produzione possono essere stati utilizzati materiali e sostanze potenzialmente nocive per la salute dei consumatori finali.

Questi servizi – concludono dal Comando – rientrano “nel quadro delle attività svolte dalla Guardia di Finanza a tutela dell’economia legale, finalizzate, più in particolare, a preservare il mercato della diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale ed europea, oltre che alla repressione degli illeciti di natura economico-finanziaria, a tutela degli imprenditori onesti che, attesa anche l’attuale situazione connessa alle emergenza epidemiologica, sono maggiormente vulnerabili rispetto alle fenomenologie illecite”.

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