Campobasso

Dal M5S a Forza Italia, i grillini attaccano Venditti: “Si dimetta, triste storia di interessi personali”

Il capogruppo in Consiglio Vinciguerra: “Questa vicenda nulla ha a che fare con il bene dei cittadini, comportamento degno della peggiore politica”.

Ha fatto scalpore la notizia del passaggio del consigliere comunale di Campobasso Antonio Venditti dal Movimento5Stelle a Forza Italia. Una decisione maturata nelle ultime settimane e culminata con il voto dell’ex esponente pentastellato per il candidato del centrodestra alla Provincia, come evidenziato dallo stesso sindaco Gravina.

Il ‘tradimento’ di Venditti è evidenziato anche dal capogruppo in Consiglio comunale del MoVimento, Antonio Vinciguerra: “Venditti è entrato in consiglio, eletto nelle liste della maggioranza, evidentemente con intenti che sono ben diversi da quelli che animano chi è chiamato ad amministrare il bene pubblico senza mettere davanti gli interessi personali. Già solo per questo, bene farebbe Venditti a dimettersi e lasciare spazio a chi ha davvero a cuore il bene di Campobasso”.

Vinciguerra spiega che “il 27 dicembre il consigliere comunale Antonio Venditti ha comunicato alla Presidenza del Consiglio comunale di lasciare il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle per aderire a quello di Forza Italia. Aspettavamo questa notizia da giorni, più precisamente dal 18 dicembre quando, in occasione delle votazioni per il rinnovo del consiglio provinciale, Venditti ha scelto di votare un candidato del centrodestra”.

Antonio Vinciguerra

In questa bufera politica, a Venditti viene imputata “la mancanza di chiarezza e di trasparenza che ha caratterizzato il suo operato in Comune. Durante i due mesi di permanenza tra le fila del Movimento si è sottratto ad ogni confronto con i colleghi e non ha mai partecipato ad alcuna attività. Evidentemente però non si è sottratto al dialogo con le opposizioni dove, come lo stesso Venditti ha ammesso, ha trovato supporto per i suoi progetti imprenditoriali”.

Antonio Venditti M5S

L’affondo finale del capogruppo M5S: “Questa vicenda nulla ha a che fare con il bene dei cittadini e con l’amministrare la cosa pubblica ma è una triste storia legata ad interessi personali, degna della peggiore politica. Lo conferma l’atteggiamento avuto dallo stesso Venditti in occasione del voto alle provinciali, quando non ha espresso nessuna contrarietà preventiva alla linea adottata dal MoVimento e tantomeno, all’indomani dei risultati del voto, ha ammesso la sua presa di posizione, anzi, ha nascosto ad oltranza e, solo allor quando ha compreso che da parte sua era necessario un atto di chiarezza e trasparenza, anche seppur tardivo, verso la cittadinanza e l’elettorato che lo aveva votato come rappresentante del MoVimento, ha provato a giustificare il suo agire. D’altra parte la “mancanza di condivisione progettuale” lamentata da Venditti sarebbe dovuta essere rilevata dallo stesso due mesi fa”.

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