L'ordinanza del sindaco

Dai bar alle riunioni familiari fino alle regole per i ristoranti: la stretta anti-contagio ad Agnone

Stretta del sindaco Daniele Saia che ieri, dopo il bollettino sanitario che riportava 90 nuovi casi, ha firmato un'ordinanza restrittiva. In vista dei festeggiamenti di oggi, ultimo dell'anno, ma che vale in molti casi fino al 10 gennaio.

90 casi emersi dal bollettino a di ieri 30 dicembre, altri 5 nei precedenti giorni della settimana in corso e in totale ad oggi poco meno di 100. Non poteva mancare – visto quanto fatto anche da altri ‘colleghi’ sindaci molisani – l’ordinanza del sindaco di Agnone per introdurre misure restrittive al fine di prevenire la diffusione dei contagi.

Così, ieri sera il sindaco Daniele Saia, con ordinanza numero 41, ha blindato il paese. In particolare l’ordinanza firmata prevede il divieto di assembramento all’interno all’esterno, e sia nei luoghi pubblici che privati, a partire da oggi 31 dicembre e fino al 10 gennaio. Previste norme ad hoc anche per attività come ristoranti, trattorie, pizzerie, rosticcerie, bar, pub e simili dove – si legge – devono essere predisposti i tavoli di modo che possano accogliere al massimo 4 persone. Su tutto il territorio cittadino, poi, dopo la mezzanotte del 31 dicembre e fino alle 6 del primo dell’anno, è fatto obbligo ai bar di fornire esclusivamente bevande – che siano alcoliche o non, e anche nei servizi ai tavoli – in contenitori monouso con il divieto assoluto di utilizzare bicchieri o bottiglie di vetro. Inoltre, dalle 12 alle 19 dell’ultimo dell’anno è permesso da parte dei bar solo il servizio ai tavoli. E in questa stessa fascia oraria è vietata qualsiasi forma di consumazione al banco e di vendita da asporto. Bar che oltretutto – ad eccezione di quelli che svolgono anche attività di ristorazione – dovranno essere chiusi – come spiega l’ordinanza – per la giornata di oggi entro le 19 e non oltre.

Ma nell’ordinanza vengono fornite anche indicazioni (poste come obblighi ma che difficilmente potranno essere verificate) che riguardano le abitazioni private. Nelle case si potranno riunire – questa la disposizione del sindaco – al massimo 10 persone tra i più stretti familiari e ciò sarà valido dal 31 dicembre al 10 gennaio. Nello stesso periodo è vietato nel comune di Agnone il consumo di cibo e bevande su area pubblica o su area privata ad uso pubblico.

Non è chiaro quale sia l’origine del contagio-maxi che ha interessato il paese dell’Alto Molise, dove il 24 dicembre come noto si è svolta la tradizionale ‘Ndocciata. Chiaro è che l’ondata Omicron qui è arrivata, come in tanti altri centri del Molise e non solo.

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