Il bollettino

31 dicembre – Contagi in 62 comuni, numeri ancora altissimi: 429 casi, 87 a Termoli. Nessun ricovero e un dimesso

87 a Termoli, 57 a Campobasso, 33 a Isernia, 21 a Venafro. Numeri molto alti - sebbene leggermente meno di ieri - ma con un record di quasi 2mila tamponi e la buona notizia di una dimissione dal reparto di Malattie Infettive. Restano complessivamente 20 i ricoverati

Ieri in Molise 434 casi (tasso al 24.7%), 2 ricoveri e 2 dimissioni

TASSO DI POSITIVITà AL 22%, QUASI 2000 I TAMPONI PROCESSATI

Sono poco meno di ieri (429 vs 434) i nuovi contagi ma il numero di test molecolari è cresciuto ancora e si è sfiorato il record di 2mila unità. Sono stati infatti 1954 i tamponi processati dal laboratorio analisi del Cardarelli, che in questi giorni ha triplicato i suoi sforzi, e il tasso di positività si è abbassato leggermente rispetto a ieri ma resta comunque altissimo: è quasi al 22%. Più di 1 tampone su 5, dunque, è risultato positivo.

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La lista dei paesi molisani che oggi registrano nuovi casi di infezione è lunghissima: sono 62. Su tutti spicca il dato di Termoli con quasi 90 contagi; segue Campobasso con 57, Isernia con 33, Casacalenda e Venafro con 21. Doppia cifra anche per Ururi (18), Guglionesi (17), Montenero di Bisaccia (12), Colli a Volturno (11) e Petacciato e Bonefro (10).

I guariti invece oggi sono 10, di 8 diversi centri, e pertanto il numero di attualmente positivi arriva a 1.763.

BUONE NOTIZIE DALL’OSPEDALE: NESSUN RICOVERO E UNA DIMISSIONE

La buona notizia di oggi, ultimo giorno dell’anno, è la dimissione di un paziente di Termoli che si trovava ricoverato nel reparto di Malattie infettive ma i medici hanno deciso che poteva tornare a casa. Contestualmente – e questa è un’altra buona notizia – non si registrano nuove ospedalizzazioni. Quindi il numero complessivo di degenti Covid al Cardarelli è di 20, di cui 1 solo in Terapia Intensiva. Da giorni rileviamo come all’incremento massiccio di positività non corrisponda un aumento nel numero di ospedalizzazioni.

IL MONITORAGGIO NAZIONALE: INCIDENZA PIÙ CHE RADDOPPIATA, ALTRE REGIONI IN GIALLO

Alcune regioni, tra cui il Lazio e la Lombardia, passeranno in zona gialla da lunedì prossimo. Dai dati del consueto monitoraggio settimanale di Iss e Ministero della Salute viene certificato l’incremento notevole di contagi su tutto il territorio nazionale: l’incidenza su 100mila abitanti passa infatti da 351 a 783, e dunque più che raddoppia in una settimana. Anche l’indice Rt aumenta, seppur di poco, passando da 1.13 a 1.18. Comunque da tempo è sopra il valore-limite di 1, considerato ottimale per riuscire ad effettuare il tracciamento dei contagi. Tracciamento che invece, con questi numeri, è bello che saltato.

Nel report si certifica anche il superamento delle soglie critiche di occupazione dei posti letto: era già successo per le Terapie Intensive, succede ora anche per i ricoveri ordinari. Il tasso di occupazione nei reparti più critici passa da 10.7% a 12.9% mentre quello nei reparti non critici passa da 13.9% a 17.1%. In Molise le rispettive percentuali sono al 2.5% e all’11.4%, pertanto sotto la media nazionale e sotto la soglia di allarme.

Complessivamente, 2 territori sono classificati a rischio alto, 18 a rischio moderato (tra questi però 7 tra regioni e province autonome hanno un alta probabilità di progredire a rischio alto) e solo una regione è a rischio basso.

I DATI NAZIONALI DI OGGI

Oggi 31 dicembre in Italia si sono registrati 144.243 nuovi casi di contagio, per un tasso di positività (su più di 1 milione e 220mila test) dell’11.8%. Numeri che salgono ancora sotto la spinta della variante Omicron. I decessi sono stati 155 in 24 ore mentre le degenze salgono di poco più di 300 unità: precisamente rispetto a ieri sono 34 in più i posti letto occupati nelle Terapie Intensive e 284 in più quelli nei reparti Covid ordinari.

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