Consiglio regionale

Commissioni d’invalidità, costano tanto ma non funzionano. Si valuta convenzione con l’Inps

"Occorre aspettare sei mesi per l'espletamento delle pratiche", spiega Angelo Primiani (M5S) in Consiglio regionale che approva uno specifico ordine del giorno. Ogni anno si spendono 800mila euro per tale servizio che spesso non risponde alle necessità degli utenti

Le commissioni d’invalidità sono costose: è vero, spendiamo 800mila euro all’anno. Ci sarebbe la possibilità di affidarle all’Inps ma dovremmo modificare la legge regionale”. La conferma arriva dal presidente Donato Toma in Consiglio regionale al termine del dibattito sull’ordine del giorno presentato da Angelo Primiani (M5S).

“Tali commissioni operano per una fascia di popolazione debole e bisognosa. Per essere efficaci devono garantire un’assistenza puntuale e tempestiva”, spiega il consigliere pentastellato. Pur svolgendo un ruolo fondamentale per accertare le patologie e stabilire le relative indennità della persona – invalida o disabile – che ne fa richiesta, spesso tali commissioni sono sinonimo di disservizi.

In Molise ne esistono sei, due per ogni distretto sanitario. Durano in carica tre anni.

Angelo Primiani Movimento 5 Stelle

“La principale criticità riguarda le modalità con cui le commissioni sono nominate”, spiega Primiani. “Asrem non comunica le terne dei medici e la Giunta procede di propria iniziativa”. E quindi “occorre aspettare sei mesi per ogni pratica“. Per l’esponente grillino, bisognerebbe valutare quindi la proposta dei vertici Asrem di stipulare una convenzione con l’Inps. “Bisognerebbe cambiare la legge regionale che disciplina le commissioni”, la risposta di Toma. “Ci può essere un risparmio, ma bisognerebbe vedere se ci saranno miglioramenti dal punto di vista della qualità del servizio”.

Alla fine il Consiglio regionale si limita ad approvare un ordine del giorno rinviando in quarta commissione l’approfondimento delle criticità. Il presidente della stessa Gianluca Cefaratti convocherà in audizione tutti coloro che potranno fornire proposte e chiarimenti per migliorare il funzionamento e la designazione delle commissioni sanitarie, offrire una migliore tempistica degli accertamenti sanitari e di conseguenza risparmiare sui costi.

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