Dopo i danni della piena

Argini erosi dalla piena del Biferno, partono i lavori di messa in sicurezza

Escavatori in azione per rimuovere tronchi e materiali che ostruiscono il corso del fiume. Agli inizi di dicembre la piena ha distrutto un casolare e danneggiato il piazzale di un bar ristorante. L'amministrazione di Castellino avvia i lavori di somma urgenza: "Si rischia di compromettere anche la principale arteria viaria di collegamento tra il capoluogo e la costa"

La statale 647 dista poche decine di metri dagli argini del Biferno. Mentre auto, camion e pullman continuano tranquillamente a percorrere la strada, in realtà sono vicinissimi agli argini venuti giù agli inizi del mese di dicembre, quando dopo giorni di pioggia incessante il fiume in piena ha eroso una delle sponde. Pian piano il Biferno ha rosicchiato il terreno e tratti di asfalto del piazzale di contrada Giardini, in cui sorge un edificio che ospita il bar ristorante ‘Biferno Ristopub’. In quell’occasione la piena del corso d’acqua ha distrutto anche un vecchio casolare che si trovava in prossimità dell’argine.

Ora partono i lavori per la messa in sicurezza voluti dall’amministrazione di Castellino del Biferno nel cui territorio ricade la zona interessata dall’erosione. Il progetto è stato elaborato prima di Natale e il Comune guidato da Enrico Fratangelo ha invitato cinque ditte per l’esecuzione dei lavori. Lavori che sono stati consegnati oggi (29 dicembre) e prenderanno il via domani mattina, quando due escavatori inizieranno ad operare in acqua, come spiega a Primonumero lo stesso primo cittadino.

Sarà ripristinato l’argine danneggiato e saranno portati via tronchi, altro materiale che si è accumulato nel corso del tempo e sarà rimossa la vegetazione che ostruisce il passaggio del fiume. Gli interventi consentiranno di alleggerire la portata di piena del fiume attraverso il ripristino di quello che tecnicamente è chiamato un canale scolmatore, ossia un’opera idraulica volta a diminuire la portata del fiume.

I lavori, dal costo di circa 56mila euro, sono considerati di “somma urgenza”, come si legge nella relazione allegata al progetto. Tutto è stato fatto con la massima rapidità. “L’erosione infatti ha compromesso parti della proprietà privata e se non tempestivamente contrastata potrebbe a breve compromettere anche la principale arteria viaria di collegamento tra il capoluogo e la costa, ossia la Fondovalle del Biferno con conseguenze incalcolabili per l’intera regione Molise”.

Fra l’altro non è la prima volta che la piena del Biferno provoca danni in contrada Giardini: in passato si erano registrate altre situazioni di pericolo. Protezione Civile, tecnici della Regione Molise e del Comune avevano effettuato appositi sopralluoghi riscontrando il grave pericolo per la pubblica incolumità.

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