Nuovo scossone a campobasso

Altro addio al M5S: consigliere comunale scarica Grillo e aderisce a Forza Italia

Entrato al posto del dimissionario Musto e dopo aver ottenuto solo 52 preferenze alle amministrative del 2019, Antonio Venditti ha comunicato la decisione di passare in Forza Italia. "Condivisioni progettuali rendono possibile un nuovo percorso politico", le sue parole. E chissà se proprio lui alle scorse provinciali ha appoggiato il centrodestra evitando la vittoria dell'alleanza giallorossa

Si può preferire Silvio Berlusconi a Beppe Grillo? Evidentemente sì. L’ex premier manterrà comunque il suo fascino (politico ovviamente) anche tra chi fino a ieri aveva tutt’altre idee e si era candidato nei 5 stelle. Il Movimento – forse lo ricorderete – ha a lungo contestato colui che li aveva definiti degli “scappati di casa”. Forse lo avrà dimenticato Antonio Venditti, consigliere comunale da poco entrato nel Consiglio comunale di Campobasso. Oggi, 27 dicembre, ha comunicato la decisione di lasciare il sindaco Roberto Gravina e gli altri grillini e di aderire a Forza Italia perché “condivisioni progettuali rendono possibile un nuovo percorso politico”.

Forse Venditti sarà rimasto ‘stregato’ sulla via di Damasco dal capogruppo azzurro a Palazzo San Giorgio Mimmo Esposito di cui riconosce la guida del gruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, come si legge nella nota inviata al presidente della stessa assise civica Antonio Guglielmi. Non è l’unico fra l’altro. Lo scorso giugno a Roma Marcello De Vito ha scaricato Virginia Raggi per passare in Forza Italia.

Venditti, chiamato ‘Remì’ dagli amici (come si legge nella sua scheda di presentazione sul sito del Movimento 5 Stelle), che nella vita è assistente alla direzione vendite e marketing de La Molisana Spa, era entrato in Municipio da poco: aveva preso il posto del dimissionario Antonio Musto. Il suo ingresso in Comune aveva fatto discutere dal momento che alle amministrative di tre anni fa aveva ottenuto solo 52 voti.

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Chissà se sarà stato proprio lui il ‘traditore’, ossia il consigliere che alle elezioni per il consiglio provinciale ha votato la lista del centrodestra e non quella messa in campo da Pd e M5S impedendo la vittoria dell’alleanza giallorossa. Forse lo ricorderete: è finita 5 a 5, cinque posti per il centrodestra e altrettanti per Pd-M5S.

A nutrire tale sospetto su Venditti era lo stesso primo cittadino che commenta così l’addio del consigliere: “Non c’è nel nostro gruppo alcuno stupore riguardo alla scelta operata, a questo punto, dal consigliere Venditti”, le parole di Gravina. “È una scelta che, dopo quanto accaduto con il voto espresso dallo stesso consigliere in occasione delle provinciali, avevamo in qualche modo fortemente auspicato, chiedendogli, visto che non l’aveva fatto prima del voto, che si palesasse apertamente se non altro per una questione di credibilità e onestà sua personale nei confronti degli elettori e del MoVimento 5 Stelle, nelle liste del quale, è bene ricordarlo, era stato eletto”.

Fra l’altro l’addio di Venditti avviene alla vigilia della discussione, nel corso del Consiglio comunale di domani, dell’approvazione del bilancio di previsione 2022/2024. “Un’approvazione che riteniamo di poter portare a termine, per il terzo anno consecutivo, rispettando le scadenze programmate dalla legge, a dimostrazione che la voglia  e la capacità di continuare a occuparci del bene comune, da parte di questa amministrazione e di chi la rappresenta, viene ancora prima di tutto e non tiene conto di interessi o vantaggi personali”, aggiunge il primo cittadino.

Insomma in Municipio mala tempora currunt. La maggioranza guidata da Roberto Gravina scricchiola e perde pezzi. Venditti è solo l’ultimo dei transfughi: prima di lui era andata via anche Pina Passarelli, passata nel gruppo misto. Senza dimenticare chi ha rinunciato al posto in Consiglio comunale: Lorenzo Sallustio, Giuseppe Frate e il già citato Antonio Musto. Di questo passo, la maggioranza del sindaco Gravina sarà sempre più risicata. E probabilmente anche alle Regionali 2023 Gravina avrà meno carte da giocarsi se le sue truppe lo stanno pian piano abbandonando.

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