Il presidio

Scuola, ultimatum dei sindacati: “Senza rinnovo del contratto, sarà sciopero”

Presidio davanti all'Ufficio scolastico regionale di Campobasso. Le organizzazioni Flc Cgil, Uil, Snals Confsal e Gilda Unams hanno annunciato lo stato di agitazione

Se non sarà rinnovato il contratto (scaduto da tre anni), il personale della scuola è pronto a scioperare. La mobilitazione è stata annunciata dai sindacati dopo il presidio che si è svolto anche a Campobasso, davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale. Al dirigente Anna Paola Sabatini è stato consegnato anche un documento unitario con le rivendicazioni delle organizzazioni sindacali.

Flc Cgil, Uil, Snals Confsal e Gilda Unams spiegano che “in questi due anni di pandemia la scuola ha funzionato grazie all’impegno e al senso di responsabilità del personale scolastico che si è fatto carico di garantire la continuità dell’attività (in presenza come a distanza) anche in assenza dei necessari supporti e degli interventi indispensabili per garantire sicurezza e funzionalità del lavoro svolto”.

Ecco perchè “questo lavoro merita di essere riconosciuto e valorizzato a partire dal rinnovo contrattuale 2019-2021”.

“Per la ‘valorizzazione’ dei docenti – argomentano i sindacalisti – vengono stanziati 210 mln di euro, equivalenti a 12 euro medi lordi a lavoratore”. Al tempo stesso non viene considerato il lavoro del personale Ata. In Molise poi “non sono previste nemmeno le risorse per prorogare i contratti del personale che sta lavorando sui posti del cosiddetto “organico Covid”. Se non interverranno modifiche, nella nostra regione 250 lavoratori ATA (205 collaboratori scolastici e 49 Assistenti amministrativi e tecnici) verranno mandati a casa il 30 dicembre, indebolendo le istituzioni scolastiche che si troveranno a fronteggiare il periodo più duro della quarta ondata pandemica senza nemmeno questo supporto”.

Inoltre, “nella legge di bilancio mancano risposte relativamente al superamento del precariato e allo sblocco della mobilità e dei trasferimenti, che devono tornare ad essere una prerogativa contrattuale. Per dare stabilità e continuità agli organici non serve “legare” le persone al posto, ma è necessario stabilizzare gli organici (ricordiamo che quest’anno nelle scuole molisane lavorano circa 1500 lavoratori precari)”.

Le organizzazioni sindacali dunque hanno proclamato lo stato di agitazione. 

Giuseppe La Fratta (Flc Cgil), Nicolino Fratangelo (Uil), Alida Candeloro (SNALS Confsal) e Michele Rauso (Gilda Unams) esplicitano poi in un comunicato stampa le loro richieste: ad esempio, aumentare a 900 milioni di euro il fondo per la valorizzazione del personale docente, prorogare al 30 giugno l’organico Covid al personale Ata, superare qualsiasi blocco sulla mobilità per docenti e Dsga neo assunti.

“Se non ci saranno risposte a queste richieste – il loro ultimatum – si renderà necessaria la mobilitazione e lo sciopero della categoria”.

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