Falsi poveri

Reddito cittadinanza anche a molisani con 3 case e 27 autovetture. Il 6% dei percettori non è in regola

Grande operazione dei carabinieri in Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata. Scoperta truffa da 20 milioni di euro. Tra maggio e ottobre riscontrate 5mila irregolarità. In Molise il 6% di chi percepisce il RdC non ne ha diritto. La consigliera Patrizia Manzo (M5S): “Chi se n'è appropriato con dolo ha leso il diritto ad una vita dignitosa a chi ne aveva più bisogno. Perché il reddito di cittadinanza resta un'ancora di salvataggio, uno strumento di inclusione sociale prima di tutto, una leva contro la regressione nella povertà assoluta”.

Una maxi-operazione nel Sud e centro Italia contro i furbetti del reddito di cittadinanza: accertata una truffa ai danni dello Stato da 20 milioni di euro. I carabinieri del Comando Interregionale “Ogaden”, con i militari del comando Tutela del Lavoro, tra il 1 maggio e il 17 ottobre 2021 hanno scoperto 5mila irregolarità in varie regioni. Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata i territori coinvolti dalle verifiche e dalle denunce a carico di persone che non hanno diritto a percepire il sussidio di lotta alla povertà e che ora dovranno restituire le somme e subire il processo penale.

Nullatenenti ma con barca e Ferrari, imperi patrimoniali, scuole da ballo, c’è persino chi ha un autonoleggio con 27 auto. E’ il caso di una donna di Isernia, titolare di una società di autonoleggio e proprietaria di ben 27 autoveicoli, che con false attestazioni relative alla residenza, al reddito percepito e all’attività lavorativa, ha indebitamente ottenuto il reddito di cittadinanza. 

C’è chi si è inventato figli che non esistono e chi ha mentito sulle proprietà immobiliari. Tra loro un giovane, appena 19 anni, che ha presentato domanda di ammissione al beneficio del Reddito di Cittadinanza pur risultando proprietario di tre immobili, tutti non dichiarati.

Denunciate complessivamente nelle regioni investite dai controlli dei carabinieri anche 1338 persone già note alle forze di polizia e 90 persone con condanne o precedenti per gravi reati di tipo associativo. A Napoli, secondo quanto si legge nei resoconti dell’attività investigativa, a intascare il reddito di cittadinanza erano camorristi, parenti e rapinatori, con 2.441 casi scoperti. In provincia di Avellino un 70enne convivente con una funzionaria comunale (non indagata) sfoggiava la Ferrari, svariati immobili e terreni di proprietà. A Collepasso, in provincia di Lecce, una delle persone individuate ha dichiarato la presenza in famiglia di sei minori stranieri mai censiti in quel comune con i quali non aveva alcun vincolo di parentela. Sono alcuni degli esempi di una operazione estesa, i cui numeri sollevano parecchi interrogativi circa la strada “sbagliata” che spesso il RdC prende.

4.839 le irregolarità emerse, ovvero il 12,6% dei 38.450 nuclei familiari controllati: il campione è di 87.198 persone. Al 30 aprile scorso all’Inps risultavano 387.076 nuclei familiari percettori del sussidio nelle regioni di Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata. Sono 3.484 le denunce (9,1% rispetto al numero dei nuclei familiari controllati). La percentuale delle persone già note alle forze dell’ordine è quasi al 40% (38,4%): il 2,6% ha condanne o precedenti per reati associativi. Il totale delle irregolarità riscontrate ammonta a quasi 20 milioni di euro percepiti indebitamente (19.112.615,72). I furbetti del reddito di cittadinanza, in questa operazione, sono soprattutto uomini (60,2% a fronte del 39,8% di donne) e italiani (il 59,4% a fronte del 40,6% di stranieri). In Puglia è risultato irregolare il 7,5% dei soggetti controllati, in Abruzzo e Molise il 5,9%, in Campania il 29.9%.

“Un plauso e un grazie ai Carabinieri che con una maxi operazione hanno scovato cittadini ‘fuorilegge’ che hanno goduto del reddito di cittadinanza pur non avendone diritto”, scrive la consigliera del M5S Patrizia Manzo, che di recente ha firmato un intervento in cui spiega perché il Reddito di Cittadinanza è importante e perché è essenziale che non venga disperso tra le irregolarità di chi non ne ha diritto. “Sembrerebbe che in Molise siano quasi il 6% le irregolarità. Situazioni da denunciare con fermezza, perché prima di ogni cosa, il reddito di cittadinanza è una misura di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale. Chi se n’è appropriato con dolo ha leso il diritto ad una vita dignitosa a chi ne aveva più bisogno. Perché il reddito di cittadinanza resta un’ancora di salvataggio, uno strumento di inclusione sociale prima di tutto, una leva contro la regressione nella povertà assoluta. Bene dice il presidente Giuseppe Conte quando afferma che I truffatori e i delinquenti che hanno percepito il Reddito di cittadinanza senza averne diritto fanno un torto al Paese e a chi ha veramente bisogno di questo strumento in un momento di grande difficoltà economica“.

Reddito di cittadinanza, oltre gli approfittatori: la misura contro la povertà promuove l’uguaglianza

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