Termoli

Recuperati i due pescherecci, scongiurato inquinamento in mare. Le barche erano ormeggiate correttamente

Oltre cinque ore in condizioni meteo avverse per il recupero de Il Cristallo e il Nonno Gerardo, i due motopescherecci affondati questa mattina vicino la banchina del porto. Sulle cause accertamenti della Guardia Costiera in corso.

Il Nonno Gerardo, uno dei due pescherecci affondati questa mattina vicino la banchina di ormeggio nel porto di Termoli, è salvo. Lo scafo ha imbarcato acqua, ma non abbastanza da inabissarsi perché la gara contro il tempo è stata vinta dagli equipaggi di soccorso. Per l’altro natante affondato, il Cristallo, i danni sono molto più ingenti ma anche in questo caso il recupero è stato possibile, durante un intervento difficile portato avanti in condizioni meteo avverse.

L’imbarcazione, che colando a picco per cause da accertare si è trascinata dietro l’altra, alla quale erano agganciati gli ormeggi, è stata alla fine riportata in superficie e trascinata fino ai Cantieri Navali per le riparazioni. Oltre 5 ore di lavoro, coordinato dalla Capitaneria di porto e dal comandante Amedeo Nacarlo, al quale hanno preso parte – oltre alla squadra dei vigili del fuoco che ha svuotato lo scafo prima che si riempisse irrimediabilmente con le idrovore – diversi operatori del bacino adriatico, segnale di spirito di collaborazione e solidarietà verso la flottiglia della marineria termolese.

Pescherecci affondati recupero Guidotti ships

Un ruolo attivo lo hanno avuto le famiglie Cannarsa (presente anche con i sommozzatori e i mezzi della Servizi Marittimi Sas) e Marinucci, gestore del porto turistico, come la Guidotti Ships, la società titolare della base anti-inquinamento e dei mezzi specifici che hanno consentito, con l’ausilio di una gru, non solo il recupero dei motopescherecci ma anche la tutela ambientale. Fenomeni di possibile contaminazione nel bacino termolese sono stati evitati grazie a un sistema di panne assorbenti che hanno impedito la fuoriuscita di gasolio e di altri materiali inquinanti.

Il Comandante Nacarlo tira un sospiro di sollievo al termine di una mattinata trascorsa al gelo per provare a salvare il salvabile. “È stato fatto il possibile e i due natanti sono stati affidati ai Cantieri, troppo presto ancora per quantificare i danni” commenta.

Pescherecci affondati recupero Guidotti ships

Sicuramente una mazzata per le famiglie proprietarie e le famiglie dei membri degli equipaggi. La speranza è che il Cristallo, che ha subito i danni maggiori colando a picco, possa tornare in acqua dopo le riparazioni, che non saranno semplici nè veloci.

Sull’incidente avvenuto intorno alle 9 di questa mattina, 30 novembre, sono in corso gli accertamenti affidati alla Guardia Costiera. Resta da capire il ruolo avuto dal maltempo e dalle forti raffiche di vento, che pure ha imperversato con una velocità superiore ai 60 km orari nel corso della notte. Un dato è però certo: “Le barche erano ormeggiate correttamente”. E’ questa la sintesi della prima fase delle verifiche, alle quale ne seguiranno altre più dettagliate. Sembrerebbe  esclusa tuttavia, almeno in questo momento, la responsabilità umana.

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