Discussione aperta

Più restrizioni per i non vaccinati, anche Toma tra i governatori favorevoli al lockdown all’austriaca

Sull'ipotesi avallata da alcuni presidenti di Regione, Donato Toma ha detto di essere favorevole a restrizioni sociali per i no vax in caso di cambio di colorazione. Domani i governatori tornano a riunirsi sulla proposta di un lockdown all'austriaca, ma il governo ha già raffreddato gli animi perché l'Italia non è nelle condizioni dell'Austria. Loro però insistono: "Non è giusto che paghino tutti, bisogna distinguere vaccinati e non vaccinati"

Anche il presidente della Regione Molise tra i favorevoli all’inasprimento delle restrizioni per i no vax. Donato Toma (in foto durante la sua vaccinazione antinfluenzale del 2020), come riferisce l’Ansa, va ad allungare l’elenco dei governatori che si sono detti propensi ad adottare il modello Austria paese in cui, a causa dell’impennata di contagi, finisce in lockdown chi sceglie di non vaccinarsi contro la Covid 19.

Ieri la proposta del presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga (che ha trovato d’accordo anche i governatori della Lombardia, Attilio Fontana, Liguria, Giovanni Toti, Calabria, Roberto Occhiuto, Toscana, Eugenio Giani e Piemonte, Alberto Cirio) è stata avallata da Toma nel caso in cui la nostra regione abbandonasse la zona bianca per un colore meno rassicurante sul fronte dei ricoveri e dei contagi.

In attesa della riunione dei governatori prevista per domani, quando la Conferenza delle Regioni tornerà ad esaminare il dossier, fonti di Palazzo Chigi hanno già fatto sapere che “non è allo studio nessuna stretta sul modello austriaco” anche perché i dati del contagio in Italia sono nettamente migliori di quelli austriaci.

La linea dell’esecutivo è stata condivisa dalla Lega di Salvini (e da Luca Zaia che si è mostrato scettico sul lockdown all’austriaca) sebbene la paura di una Natale in giallo – o peggio ancora in arancione – che non faccia distinzione tra vaccinati e non vaccinati preoccupa i presidenti delle Regioni che le eventuali restrizioni vorrebbero vederle applicate solo a quella platea, ancora vasta, che va sotto il nome di No green pass.

Prima del prossimo fine settimana c’è un altro scoglio da superare: il possibile passaggio in zona gialla di Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e la provincia di Bolzano dove i ricoveri e i contagi, in aumento in tutta Italia, destano qui maggiore preoccupazione. Anche per questo il presidente Fedriga ha precisato che “se ci fosse un cambio di colore delle Regioni, i vaccinati dovrebbero avere maggiori libertà. Chi si è vaccinato, credendo nella scienza, non può pagare il prezzo delle chiusure”.

Al momento nessun provvedimento è sul tavolo di Palazzo Chigi, ma bisognerà valutare anche i nuovi dati del weekend. Il dibattito, insomma, è apertissimo.

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