Dall’inizio dell’anno scolastico i bambini di Ferrazzano sono costretti a mangiare in classe. Il servizio mensa si svolge tra gli stessi tavoli e sedie dove i piccoli della materna, e i più grandi delle elementari, studiano, imparano e giocano ogni giorno. E questo perché non è possibile accedere al refettorio che si trova accanto alla cucina a causa di lavori in corso nel plesso di via Crocelle.
Era l’11 ottobre quando la mensa è stata finalmente attivata. Un sollievo per le famiglie che fino a quel momento mandavano i propri figli a scuola col panino ed erano costrette a riprenderli nel turno antimeridiano (13.30) pur avendo optato, al momento dell’iscrizione, per quello pomeridiano (uscita tra le 15.30 e le 16.30)
Il sindaco Antonio Cerio aveva già anticipato, nella consueta riunione di inizio anno a Campodipietra, che la mensa sarebbe partita un po’ più tardi, ma nessuno aveva ancora capito che una volta partito il servizio si sarebbe svolto in classe. Questa assenza di chiarezza è solamente una delle ragioni che hanno alimentato il malcontento tra i genitori dei bambini che frequentano Ferrazzano.
Il mancato accesso al refettorio, infatti, sta creando disagi anche alle inservienti costrette a portare il cibo caldo con pesanti carrelli nelle aule. Alle insegnanti e ai bidelli che devono apparecchiare in classe e agli stessi bambini che trascorrono troppe ore nello stesso ambiente.
Inoltre i buoni costano esattamente come l’anno scorso: 100 euro per elementari e medie (a causa della settimana corta ci sono due giornate con orario prolungato) e 60 euro alla materna per un blocchetto da 20 pasti serviti in classe. E non c’è la stessa garanzia di salubrità, igiene e pulizia che può essere data in un refettorio.
Né dalla scuola, né dal Comune sono arrivate comunicazioni ufficiali alle famiglie sui tempi entro i quali questo pesante disagio sarebbe terminato. “Sono fiducioso che si potrà tornare a mangiare nel refettorio all’inizio del prossimo anno – dice oggi a Primonumero il sindaco Cerio –. La ditta sta andando spedita coi lavori ma certo c’è sempre l’incognita del maltempo”.
Esattamente cosa manca?
“Bisogna creare almeno la pavimentazione e transennare il passaggio per renderlo sicuro. C’è da fare l’impiantistica, il massetto e posizionare i pannelli poi si potrà realizzare un tunnel al coperto di circa 10 metri per accedere al refettorio”.
Dalla fine dello scorso anno scolastico la scuola è interessata da lavori di adeguamento sismico del plesso scolastico con annessa palestra sede della scuola F. De Sanctis di via Crocelle per 872mila euro come leggiamo nel Programma triennale 2020/2022 dei lavori pubblici del Comune di Ferrazzano.
L’alternativa, impraticabile sia per ragioni di sicurezza che meteorologiche, sarebbe stata quella di far passare i bambini all’esterno della scuola. Ecco perché l’ipotesi è stata subito scartata.
Come se non bastasse c’è anche il cantiere di fronte alla scuola per il miglioramento della viabilità e la creazione di nuovi parcheggi fermato dalla Soprintendenza. Il 17 novembre si pronuncerà il Tar: il Comune di Ferrazzano – come aveva anticipato sempre a Primonumero il sindaco Cerio – ha impugnato quel provvedimento e chiesto una sospensiva.
(AD)
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