Guglionesi

La fantasia e il sogno riaccendono la luce dopo il buio della pandemia. Peer Gynt Trip rilancia la stagione al Fulvio

L'onirico PeerGynTrip ha aperto la Stagione Teatrale 2021 del Teatro Fulvio di Guglionesi. Un racconto immaginifico, interpretato magnificamente dagli attori della Compagnia del Loto accompagnati da straordinarie musiche di scena e da una scenografia caleidoscopica e ammaliante

Il sipario che si riapre: un’emozione sempre nuova, stavolta ancor più densa di significati. Se poi quel sipario si schiude per offrire allo sguardo (e alla mente) un universo di pura fantasia, beh, allora il tutto sconfina nella magia e nel sogno.

È quello che è successo domenica 7 novembre a Guglionesi: l’avvincente storia di Peer Gynt, nel riadattamento teatrale dalla Compagnia del Loto, è stata l’artefice di questo sognante risveglio dopo i lunghi mesi di pandemia che, tra le altre cose, hanno sbarrato gli usci dei teatri. Al Fulvio di Guglionesi si è dato il la alla ripresa, lungamente attesa da molti e accolta con ritrovato entusiasmo. Un pubblico nutrito e composito non si è lasciato sfuggire l’appuntamento, davvero esaltante, con lo spettacolo PeerGynTrip, ricominciando da dove tutto si era fermato, il primo marzo 2020.

PeerGynTrip al Teatro Fulvio

La storia di Peer Gynt, spavaldo e briccone ragazzo nato dalla penna di Henrik Ibsen – drammaturgo norvegese che ideò quest’opera nel 1867, durante un viaggio in Italia -, è una grande favola moderna e per il regista Stefano Sabelli, direttore artistico della Stagione Teatrale del Fulvio, è metafora di tanto altro, anche del percorso di crescita che si sta pensando per il teatro d’area del Basso Molise.

Il sipario, si diceva. Catapultati d’un tratto nel mondo nordico, tra slitte e renne, cui il giovane Peer si pavoneggia di dar la caccia, gli spettatori presto prendono confidenza con l’immaginifico mondo del protagonista e con le sue spavalderie. I piani del sogno e della realtà finiscono per confondersi, visioni oniriche prendono forma scandite dalle eccellenti musiche di scena, con le partiture tradizionali di Grieg (riarrangiate ed eseguite dal vivo con strumenti etnici come la zampogna e lo xilofono) frammiste a dirompenti campionature elettroniche.

PeerGynTrip al Teatro Fulvio

Avventure impavide, mirabolanti frottole e sogni ad occhi aperti sono il velo dietro cui cerca di nascondersi una natura in perenne ricerca di senso. Rumore che cerca di placare quella voce interiore che non fa che ripetere ‘Fai il giro Peer!’ cui il ragazzo a un certo punto, dopo un toccante addio alla madre suggellato dalle note di ‘You’ll never walk alone’, decide di dare ascolto.

PeerGynTrip al Teatro Fulvio

Il giovane protagonista, interpretato da una energica e stupefacente Eva Sabelli, prende allora la via del mare per esplorare mondi altri ma, in definitiva, per trovare se stesso. Un se stesso cangiante, in cui si sovrappongono strati su strati che finiscono per occultare un cuore – il proprio sé – che forse non si troverà mai.

PeerGynTrip al Teatro Fulvio

“Che tu vada avanti o indietro, sempre lungo è il cammino”, va ripetendo Peer. Ma forse alla fine del lungo cammino un punto fermo l’eterno Peter Pan riuscirà a metterlo, trovandolo nell’amore mai sopito della ‘sua’ Solveig.

PeerGynTrip al Teatro Fulvio

Compagni di scena, anche loro cangianti, dell’attrice protagonista in questo viaggio sono gli straordinari Gianantonio Martinoni, Bianca Mastromonaco, Matteo Palazzo e Fabrizio Russo che danno il volto ad alcuni dei tantissimi protagonisti del dramma di Ibsen, spettacolo di non facile rappresentazione e che il regista Stefano Sabelli ha riadattato con fantasiosi escamotage esaltati dalla incredibile scenografia di Francesco Fassone, altra grande protagonista dello spettacolo.

PeerGynTrip al Teatro Fulvio

Un enorme telo, che ricorda la pelle delle renne, azionato senza soluzione di continuità dagli attori stessi sul palco, rende ancor più esaltante  la dimensione fluttuante dell’opera, opera in cui Peer attraversa tutte le età della vita. Così il grande ‘mantello’ di scena si trasforma da bosco norvegese a inconsueta caverna ‘romana’ popolata da troll, da un deserto del Marocco alle Piramidi Egizie, dando forma ora a un manicomio ora a un vascello in un mare in tempesta.

PeerGynTrip al Teatro Fulvio

In questo repentino passaggio nello spazio-tempo Peer si ritrova accanto a personaggi che sovente fanno pensare a lui come a un antesignano Pinocchio che impara lo stare al mondo peregrinando e cedendo a facili tentazioni foriere di guai.

Peer Gynth teatro loto 6 gennaio 2020

Mutamenti scenici improvvisi e vorticosi, attori che si alternano vestendo ora i panni di un personaggio maschile ora di uno femminile, musiche moderne che irrompono in sala con estemporanea forza: il risultato sono state quasi due ore ‘spiazzanti’ che hanno rapito il pubblico che meglio non poteva sperare per questo esordio di stagione teatrale ‘ritrovata’. Soddisfatta la Compagnia del Loto che, dopo questa nuova ‘prima’ seguita a mesi di stop forzato, porterà il PeerGynTrip in giro per un piccolo tour italiano.

PeerGynTrip al Teatro Fulvio

Per Guglionesi la stagione proseguirà con un nuovo spettacolo sabato 20 novembre. Di scena ‘Ultimo giorno di sole’, opera ultima di Giorgio Faletti per la regia di Fausto Brizzi.

leggi anche
peer gynt trip eva sabelli
Guglionesi
Teatro Fulvio, si riparte da dove si è lasciato. “Riconnettiamo le nostre anime”. Il 2022 e il sogno possibile: “Qui un centro di produzione”
eva sabelli peer gynt
Guglionesi
Se il teatro di Ibsen diventa un viaggio psichedelico. Il ‘trip’ di Peer Gynt si fa trailer
commenta