Saldo demografico inarrestabile

In un anno 500 morti Covid, ma è solo la punta dell’iceberg: il Molise perde oltre 200 abitanti al mese

12 mesi fa iniziò la triste conta dei morti per il Covid, che nella nostra regione 'morse' in particolare nel periodo novembre 2020-marzo 2021. Ma il Molise che si appresta a vivere e onorare il giorno dei defunti di decessi ne ha circa 370 al mese, non compensati dalle nuove nascite che sono mediamente poco più di 110 ogni 30 giorni. Il bilancio è dunque pesantemente in 'rosso': così a fine 2021 gli abitanti della regione saranno meno di 294mila

Un saldo naturale, espressione che mette in relazione vivi e morti in un dato periodo, che ‘rosicchia’ ogni mese quasi 200 abitanti. E così il Molise, volendo fare una proiezione, si troverà alla fine dell’anno con circa 293mila e 500 abitanti, molto al di sotto di quella soglia psicologica dei 300mila residenti. 

Nei giorni dell’anno in cui tradizionalmente si commemorano i morti, vogliamo tracciare una sintesi di quanto successo nell’ultimo anno, da fine ottobre 2020 all’inizio di novembre 2021. Un anno nerissimo, e non solo per il Covid sebbene solo questa malattia si sia ‘portata via’, nel periodo considerato, circa 500 molisani. E la triste escalation di decessi iniziò proprio a novembre 2020, laddove fino a quel momento i mesi di pandemia in Molise avevano ‘morso’ poco e le vittime erano state in numero e in proporzione decisamente inferiori al resto d’Italia (circa una ventina complessivamente).

Ma a novembre tutto cambiò con ben 89 morti Covid in un sol mese (erano stati 16 ad ottobre). E ancora: 73 le vittime di dicembre, 78 quelle di gennaio, ancor di più a febbraio con 88 vite spezzate fino ad arrivare alle 101, numero spropositato per la piccola dimensione della regione, a marzo 2021, decisamente il mese più funesto. Poi l’arrivo della primavera e il numero di vittime che man mano si assottigliò, fino ad annullarsi nei mesi estivi di giugno e luglio. Oggi, grazie alle vaccinazioni, quel triste computo non ha ripreso vigore e si spera che ciò non succeda neanche nei lunghi mesi invernali, sicuramente più difficili per quanto riguarda le complicazioni respiratorie.

Ma come detto l’anno che sta per terminare ha visto mediamente la morte, in tutta la regione, di circa 317 cittadini ogni mese, dunque il Covid incide solo in parte. Ci riferiamo qui ai dati di demo.istat (bilancio mensile provvisorio del 2021) che invero si fermano ad agosto, ma che possono essere nondimeno significativi della dinamica demografica che – non è certo una novità – stiamo vivendo, e da tempo.

Generico ottobre 2021

Qualche numero per esemplificare, partendo da novembre 2020 per arrivare appunto ad agosto 2021. Mediamente in questi 12 mesi (gli ultimi 2 del 2020 e i primi 10 del 2021) sono morte ogni mese oltre 315 persone. Rimpiazzate dalle nascite? No, purtroppo, come ben sappiamo. I nati vivi in questo periodo sono stati infatti circa 1.350, mediamente poco più che 110 al mese. Va da sé che il saldo naturale reca impietosamente il segno meno: precisamente -205. A questi vanno aggiunti i residenti emigrati (il cosiddetto saldo migratorio, quasi sempre in negativo anche questo). Così, mese dopo mese, e in una regione che già aveva numeri irrisori, calano sempre più i residenti. Una sintesi grossolana potrebbe essere questa: ogni mese si registrano 300 e più morti, 100 e poco più nascite e, inoltre, 30 molisani cambiano regione (o Stato) di residenza.

Tornando a chi non c’è più, si può presumere che saranno molti i parenti delle tante vittime – di quelle del Covid, di quelle naturali per l’età avanzata, di quelle degli incidenti stradali, di quelle della mancata prevenzione, di quelle della sanità interrotta e che fa ancora fatica a riprendersi – che in questi giorni (oggi ricorre la Commemorazione dei Defunti) si recheranno nei cimiteri (un anno fa le normative anti Covid erano stringenti anche per quanto riguarda i luoghi di commemorazione dei defunti, ndr) delle relative città per far visita a quella città dei morti che si fa, giocoforza ma anche per quanto detto sopra, sempre più popolata.

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