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Il Governo assume gli ‘angeli del covid’, esclusi 180 operatori molisani

Il personale che ha lavorato negli ospedali molisani da gennaio 2020 allo scorso giugno rischia di essere escluso dalla stabilizzazione prevista nella manovra di bilancio: non avrebbe un requisito fondamentale. Gianluca Cefaratti ha presentato una mozione in Consiglio regionale e chiede l'intervento della delegazione parlamentare

In tutta Italia medici, infermieri e oss che hanno operato durante l’emergenza pandemica saranno stabilizzati grazie alle nuove misure previste dal Governo che ha stanziato finanziamenti ah hoc nella manovra di Bilancio. Una platea di circa 33mila operatori sanitari, secondo un calcolo elaborato dal Sole 24 ore, considerando chi ha avuto un contratto a tempo determinato tra gennaio 2020 (ossia l’inizio dell’emergenza) e giugno 2021. Questo è uno dei criteri principali per la stabilizzazione degli ‘angeli del covid’, il personale che si è sacrificato nelle corsie degli ospedali dove ha fronteggiato il virus in condizioni disperate. Li abbiamo definiti ‘eroi’ non a caso.

E proprio questo fondamentale requisito non consentirà la stabilizzazione di 180 tra infermieri e operatori sanitari che hanno lavorato negli ospedali molisani. A pensarla così è il consigliere regionale Gianluca Cefaratti: “In base agli elementi previsti dalla Bozza della Legge di Bilancio 2022, almeno al momento nessuno degli operatori contrattualizzati dall’ASREM rientrerebbe nelle categorie beneficiarie della stabilizzazione”.

Consiglio regionale Molise

“Nella bozza del DDL di Bilancio 2022, attualmente in via di approvazione, è previsto uno stanziamento pari a 90 milioni di euro per le indennità degli operatori sanitari dell’emergenza-urgenza e per la stabilizzazione del personale precario assunto durante l’emergenza Covid-19″, spiega l’esponente di Orgoglio Molise. “Gli enti del Servizio Sanitario Nazionale, dal 1° luglio 2022 fino al 31 dicembre 2023, possono assumere a tempo indeterminato, il personale sanitario e gli operatori socio sanitari (OSS) che siano stati reclutati a tempo determinato e che abbiano maturato al 30 giugno 2022, almeno 18 mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno 6 nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022. Questa la linea nazionale per permettere di stabilizzare il personale sanitario”.

In Molise, invece, la situazione è diversa dal momento che “l’Asrem con varie delibere e successive proroghe, dai mesi di marzo-aprile 2020, ha contrattualizzato circa 90 oss e altrettanti infermieri, successivamente nel marzo 2021 ha provveduto ad altre assunzioni a tempo determinato”. E “queste condizioni, ora come ora, non esauriscono i paletti previsti dal Governo per la stabilizzazione dei lavoratori”, argomenta Cefaratti.

Il consigliere regionale, oltre a chiedere l’intervento della delegazione parlamentare in fase di discussione della manovra, ha depositato anche una mozione rivolta al governatore e commissario ad acta Donato Toma.

L’esclusione degli operatori molisani dalla stabilizzazione prevista in manovra sarebbe un’enorme beffa. Eppoi non consentirebbe al Molise di assumere personale sanitario a costo zero nonostante la gravissima crisi negli organici degli ospedali. 

Per questi motivi “chiedo al presidente della Giunta regionale Donato Toma, membro della Conferenza Stato/Regioni, e alla delegazione parlamentare molisana, di attivarsi prontamente e in ogni sede, per ottenere deroghe specifiche al DDL di Bilancio 2022 per gli operatori della sanità della Regione Molise impegnati nell’emergenza pandemica. Mi appello ai nostri rappresentanti affinché provvedano, in sede di conversione del DDL, a far apportare le necessarie modifiche per permettere la stabilizzazione lavorativa anche del personale sanitario che ha operato nelle strutture pubbliche molisane. Un’occasione importantissima da non mancare – conclude il Presidente della IV Commissione Consiliare – per garantire certezze a chi ha lavorato e continua a farlo in condizioni davvero difficili”.

La mozione sarà discussa e affrontata nella sessione consiliare prevista martedì 30 novembre.

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