Storia & cinema

Giovane regista veneto sceglie Campobasso come set per film sul brigantaggio

L'opera è un cortometraggio dedicato al brigantaggio ed è ambientata nel 1870. Nel cast anche attori della Compagnia stabile del Molise

Ha scelto Campobasso pur essendo originario di Bassano del Grappa (provincia di Vicenza) per il suo primo film. O meglio per un cortometraggio dedicato al brigantaggio. Lui è un giovane regista di 26 anni, Jacopo Tich, studente dell’ultimo anno del corso di specializzazione in Regia della Civica Scuola di Cinema “Luchino Visconti” di Milano.

Si intitola “Tre Briganti a Campobasso” il titolo della sua prima opera. Tutti gli esterni sono stati girati lo scorso agosto in Molise, mentre il set delle principali scene interne è stato ospitato nella storica location di Villa Ca’ Erizzo Luca a Bassano del Grappa.

“La scelta del Molise – spiega Jacopo Tich – è dovuta principalmente a due degli attori protagonisti: Mauro D’Amico e Lidia Castella. Mauro, attore molisano e Lidia, attrice piemontese, che dal 2020 stavano vivendo e lavorando a Campobasso come istruttori di equitazione. La loro storia ha fatto scoccare in me la scintilla creativa, poi trasformatasi nella sceneggiatura di questo cortometraggio. In fase di scrittura mi sono documentato sulla storia del brigantaggio della zona, adattandola al genere western. C’è stata poi l’emozione di andare a girarlo nei veri posti citati da queste storie che ho letto in fase pre-produttiva. Preparato tutto, ho girato ad agosto nelle zone del Matese, tra Campobasso e Roccamandolfi, scoprendo dei posti meravigliosi e dei paesaggi mozzafiato che sembrano fatti apposta per un western.”

La vicenda del cortometraggio è ambientata a Campobasso nel 1870.

Mi sono trovato benissimo – continua il regista – anche a lavorare con attori della zona: Francesco Di Nucci e Giuseppe Campestre, attori della Compagnia Stabile del Molise, che interpretano rispettivamente Cicchino e Cimino, e Sergio D’Amico, nella parte di un ex soldato borbonico. Tutti loro hanno dato vita ai loro personaggi facendo una ricerca davvero notevole sulla voce, sull’intonazione dialettale, sulla storia del personaggio e sul modo di recitare.”

Prossimamente il film, autoprodotto e della durata di 20 minuti, sarà inviato ai Festival del Cinema nazionali e internazionali per partecipare ai contest e alle rassegne della sezione Cortometraggi.

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