Il protocollo

Fondi Covid, stretta su imprenditori ‘scorretti’: intesa Regione-Finanza

Più controlli sui soldi pubblici erogati dalla Regione Molise a favore delle imprese che hanno subìto un calo di fatturato a causa dell'emergenza sanitaria. Il protocollo firmato questo pomeriggio dal presidente Toma e dal generale Refolo. "Sarà una garanzia per gli operatori onesti", ha sottolineato quest'ultimo.

I ‘furbetti’ dei fondi Covid non avranno vita facile. Per prevenire le frodi e un impiego ‘distorto’ dei soldi pubblici, in particolare quelli assegnati per la ripresa economica delle attività rimaste ferme a causa della pandemia, Regione Molise e Guardia di Finanza hanno firmato un apposito protocollo d’intesa. Si tratta di un accordo rinnovato rispetto a quello siglato da Palazzo Vitale qualche anno fa sempre con le Fiamme Gialle. Questa volta i finanzieri avranno un ‘occhio di riguardo’ nei confronti di chi ha percepito i finanziamenti erogati nella nostra regione per l’emergenza Covid.

L’obiettivo dell’accordo è coordinare i controlli e agevolare lo scambio di informazioni proprio su tali fondi: circa 100 milioni di euro – una cifra importante – sono stati stanziati dall’ente di via Genova “a favore delle imprese che hanno subìto un calo di fatturato importante, ma anche alle famiglie e ai Comuni, per le sanificazioni”, ha esplicitato il presidente Donato Toma. “Ci saranno controlli sui fondi assegnati per l’emergenza Covid, parte dei quali costituita da fondi europei che sono stati riprogrammati”. Il riferimento è ai beneficiari dei finanziamenti relativi alle politiche strutturali e di coesione dell’Unione europea per il periodo di programmazione 2021 – 2027 e di quello 2014 – 2020.

La stretta sugli “operatori economici scorretti” è stata annunciata nella conferenza stampa convocata per presentare il protocollo e che si è svolta questo pomeriggio, 22 novembre, nella Sala Parlamentino di Palazzo Vitale alla presenza del generale di Brigata, Salvatore Refolo. “Tale collaborazione – le parole di quest’ultimo – sarà una garanzia per gli operatori onesti ma anche per fare in modo che, con questo ulteriore slancio della cultura della legalità, i finanziamenti diano i frutti dovuti”.

Non è scontato che i fondi Covid vengano utilizzati correttamente. Proprio lo scorso giugno, ad esempio, la Guardia di Finanza ha eseguito quattro misure cautelari nei confronti di altrettante società che avevano dichiarato fatturati inesistenti per incassare fondi pubblici previsti dal Decreto Rilancio. Al termine delle indagini svolte dai finanzieri su delega della Procura di Campobasso, due imprenditori sono finiti nei guai per truffa aggravata ai danni dello Stato.

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“Sarà una collaborazione di qualità dal momento che ci avvaliamo di una forza di polizia economico-finanziaria”, ha detto sempre il capo della Giunta regionale.

Per assicurare un costante monitoraggio e l’attuazione dell’accordo tra Regione e Guardia di Finanza, ogni tre mesi si svolgeranno apposite riunioni della Cabina di regia.

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