Emergenza al san timoteo

Emodinamica, scoperto un terzo dei turni di novembre. Ictus e infarti dirottati a Campobasso

Nuove difficoltà all'ospedale di Termoli: pochi cardiologi, i pazienti con patologie come ictus e infarti saranno trasferiti al Cardarelli di Campobasso. Le procedure indette dall'Azienda sanitaria regionale per assumere altri sette medici (due a tempo indeterminato, cinque con contratto a tempo determinato) sono in corso determinando una grave situazione di incertezza nel nosocomio adriatico. Il Comitato San Timoteo torna alla carica: "Asrem deve assumere urgentemente primari".

Cerchiate in rosso sul calendario questi giorni del mese appena entrato: 3 e 4 novembre, 6 e 7 novembre. E poi ancora: 10 e 12 novembre, 17 e 18 novembre, 19 e 21 novembre. Infine il giorno 24. Il servizio di Emodinamica all’ospedale di Termoli sarà sospeso. Un terzo dei turni è scoperto, compresi tre turni serali, per la carenza di personale medico. Si profila in pratica un altro mese di emergenza nelle corsie del reparto che da settimane è in sofferenza.

Lo scorso 26 ottobre, preannunciando la gravissima situazione di Emodinamica, il direttore dell’Unità operativa di cardiologia Erminio Calgione lo ha comunicato all’Asrem, ossia al direttore generale Oreste Florenzano e al direttore sanitario Evelina Gollo, e al direttore sanitario del San Timoteo Raimondo Petrocelli. Calgione ha esplicitato nel dettaglio orari e giorni in cui non ci saranno medici per coprire i turni.

Impossibile garantire l’assistenza sanitaria “vista la carenza di cardiologi emodinamisti“. Nel suo avviso il dottor Calgione sottolinea inoltre che “i pazienti acuti che presumibilmente necessitano di essere trattati in sala di emodinamica è necessario che vengano dirottati presso altre strutture ospedaliere”. In pratica verso il Cardarelli di Campobasso, presidio sanitario di primo livello che dista una sessantina di chilometri da Termoli. Purtroppo con tutti i rischi che corre un paziente con ictus, ischemie o con un infarto, che si trova in una sorta di limbo tra la vita e la morte. Per le patologie tempo-dipendenti ogni istante perso può essere infatti decisivo.

Asrem, come ha ricordato nei giorni scorsi il dg Florenzano, ha avviato le procedure per ‘rimpolpare’ gli organici negli ospedali regionali. Sette posti sono per i cardiologi:  due a tempo indeterminato, cinque con contratto a tempo determinato. Bandi di concorso che si aggiungono a quello del 2020, quando sono stati assunti quattro medici.

Il problema sono i tempi della burocrazia, quasi sempre più lenti e lunghi rispetto all’emergenza che l’ospedale di Termoli sta vivendo, che si aggiungono alle incertezze sui candidati. Quante volte abbiamo raccontato di concorsi andati a vuoto perchè deserti?

Per molti siamo all’anticamera di un ulteriore depauperamento della struttura che nel Programma operativo 2019-2021 adottato dal governatore-commissario Donato Toma dovrebbe essere un ospedale di base.

Ma in tanti – lo stesso personale sanitario, ad esempio – temono che il San Timoteo diventi una sorta di grosso poliambulatorio con pronto soccorso. Gli stessi cittadini non vedono più nel nosocomio termolese un punto di riferimento sicuro. E a novembre, con l’Emodinamica a mezzo servizio, potrebbe andare peggio.

Ecco perchè il comitato guidato da Nicola Felice torna alla carica e chiede all’Asrem di assumere primari. Ieri del resto è venuto meno un altro ‘tassello’ nell’organico medico: è andato in pensione il dottor Roberto Camperchioli, primario del reparto di Radiologia del San Timoteo di Termoli. “Va ad aggiungersi a tanti altri professionisti che lo hanno preceduto e che con la loro professionalità hanno portato l’ospedale San Timoteo di Termoli ad essere negli anni passati, come la storia racconta, punto di forza e di eccellenza del servizio sanitario molisano, nonché di riferimento anche delle regioni limitrofe (Abruzzo, Puglia). Ospedale che per anni è stato anche punto di riferimento nella rete dell’emergenza-urgenza del Molise, garantendo il diritto alla salute e risposte significative e positive alla domanda di assistenza dei cittadini bisognosi di cure”, sottolinea il massimo rappresentante del comitato San Timoteo.

Dopo aver ringraziato Camperchioli per la sua professionalità, Nicola Felice è diretto: denuncia la carenza di primari, ‘rimpiazzati’ da dirigenti facente funzioni in numerosi reparti. Invece, “bisogna indire con urgenza i concorsi da primariato per tutte  le Unità Operative Complesse”, insiste rivolgendosi al capo dell’Azienda sanitaria regionale Oreste Florenzano. 

“E’ inaccettabile che all’ospedale San Timoteo ci sia un dirigente facente funzioni al reparto di Radiologia che si aggiunge agli altri dirigenti di altri reparti, nominati in passato in sostituzione dei primari titolati andati in quiescenza: Ortopedia e Traumatologia, Ginecologia e Ostetricia, Chirurgia, Cardiologia, Pronto Soccorso”.

Dunque, solo “coprendo tutti i reparti, attualmente presenti nel San Timoteo, con i primari vincitori di concorso, si darà un futuro certo all’ospedale”.

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