Consiglio comunale

Emergenza cinghiali, Campobasso invoca interventi drastici: “Abbattimenti mirati e personale specializzato”

Approvata la mozione del centrosinistra che impegna il sindaco Gravina a chiedere alla Regione di farsi portavoce di una serie di iniziative mirate rispetto al proliferarsi di ungulati. Votato all’unanimità il documento col quale il Comune dedicherà un luogo significativo a Lea Garofalo, ex collaboratrice di giustizia, uccisa dalla ‘ndrangheta il 24 novembre del 2009 e per alcuni anni residente nel capoluogo.

Fino a qualche anno fa se ne parlava come di un problema marginale, ancora gestibile e non preoccupante. Ma ora è diventata una vera e propria emergenza. Si parla di cinghiali e del loro proliferare, ormai incontrollato. Campagne e colture devastate, città che soprattutto di notte sono teatro delle ‘scorribande’ degli ungulati. Il tema è sentito a tutte le latitudini ed è approdato in Consiglio comunale a Campobasso nel corso del quale è stata approvata una mozione del centrosinistra che impegna il sindaco a chiedere alla Regione di farsi portavoce, ai tavoli ministeriali e governativi, di una serie di iniziative mirate e circostanziate. Anche se, bisogna ricordarlo, il Comune non ha competenza diretta.

Spesso si dice che gli enti locali non abbiano grandi possibilità di intervento sulla questione. Ma per il Pd e la Sinistra ci sono dei punti su cui poter lavorare e proporre. Innanzitutto, “il divieto assoluto di rilasciare sul territorio nazionale altri capi di cinghiali a scopo di ripopolamento e il divieto assoluto di foraggiarli – spiegano i consiglieri Trivisonno, Salvatore, Chierchia e Battista – oltre che la necessità di effettuare le catture e gli abbattimenti sulla base di adeguati piani di gestione, che li affidino, soprattutto nelle aree protette, a personale specializzato”.

Alla Regione il Consiglio comunale del capoluogo chiede che venga “coinvolto il mondo agricolo, per la gestione delle operazioni di cattura e del successivo abbattimento, e che vengano messe a disposizione risorse per la realizzazione di misure di protezione delle colture più preziose e per indennizzi più veloci”. C’è di più: si chiede “la creazione di una banca dati nazionale, in collaborazione con le Regioni, sulla presenza dei cinghiali e sui danni provocati oltre che l’adozione di piani di prelievo venatorio e di monitoraggio delle popolazioni di cinghiali redatti su basi tecnico-scientifiche e che escludano tecniche quali quella della braccata o “girata con cani”.

Il sindaco Gravina ha sottolineato la bontà della mozione “che votiamo come maggioranza. Il documento è utile e rimarca che l’emergenza c’è ma che la caccia indiscriminata è inutile, anzi è controproducente perché si rischia il risultato esattamente contrario. Sull’abbattimento selezionato di capi c’è l’attenzione da parte del Prefetto anche se è un tema complesso, in cui si è anche consigliato di istituire una squadra speciale per gestione in ambito urbano. Anche perché sul tema della caccia non c’è alcun tipo di competenza nell’ambito del territorio comunale”. Il documento è stato approvato con 24 voti favorevoli e 3 contrari (Sabusco, Esposito e Annuario).

Alle 12.15 l’assiste ha osservato un minuto di raccoglimento chiesto dal consigliere della Sinistra per Campobasso, Antonio Battista, a nome del centrosinistra, in ricordo del professor Giorgio Palmieri: “Sono già trascorsi 4 anni da quel pomeriggio al teatro Savoia, quando, durante la presentazione dei Libri del Gasdia sulla Storia di Campobasso, ci lasciò improvvisamente Giorgio Palmieri. Un grande professore, storico e ricercatore mirabile, un punto di riferimento della cultura molisana che ha lasciato una grande eredità culturale. Per noi, come gruppi Pd e la Sinistra, ricordarlo è doveroso e giusto. Ancora grazie Giorgio Palmieri”.

E Campobasso intitolerà una strada, una piazza o un luogo significativo a Lea Garofalo, la collaboratrice di giustizia che fu uccisa dalla ‘ndrangheta e in particolare dall’ex convivente Carlo Cosco il 24 novembre del 2009. “Si era ribellata alle violenze che subiva in famiglia, anche psicologiche oltre che al sistema mafioso – spiega la consigliera del Pd Alessandra Salvatore, firmataria della mozione assieme ai colleghi del centrosinistra –. Da noi è rimasta fino alla sua scomparsa a Milano, mostrando un incredibile coraggio e senso civico. Tra l’altro, siamo nel mese dedicato alle donne e alla lotta contro la violenza sulle donne. La figlia Denise ha continuato a collaborare con le autorità proprio per i valori che la mamma le ha trasmesso. Diamo un segnale particolare in questo mese importante”. L’intero Consiglio ha votato favorevolmente all’unanimità.

 

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