Campobasso

Dieci anni di Incas dal Cortometraggio “Mater Nostra Vivit”

Esattamente 10 anni fa, il 28 novembre del 2011, si tenne a Campobasso la presentazione del primo cortometraggio realizzato da Incas produzioni, “Mater Nostra Vivit”. In effetti,  la società di produzione molisana fu fondata solo alcuni mesi dopo, ma il set di quel film fu il primo incontro fra i soci di una delle realtà più significative del settore cinematografico e culturale molisano: William Mussini, Roberto Faccenda e Francesco Vitale.

incas cortometraggio mater nostra vivit

L’origine dell’incontro fu in occasione di un laboratorio tenuto da uno dei più celebri attori italiani, Sergio Rubini, organizzato nell’estate di 10 anni fa da Antonio Giampaolo e Giorgio Careccia. Dopo l’Action Lab, Mussini e Vitale si proposero di realizzare un cortometraggio, coinvolgendo gli attori che avevano partecipato al workshop. Per la lavorazione, coinvolsero Faccenda come supporto nella parte tecnica e produttiva: nacque così “Mater Nostra Vivit” e, successivamente, INCAS Produzioni.

Alcuni degli  attori che presero parte al film avevano già ampie esperienze come Noemi Smorra, Lorenzo Praticò e lo stesso Giorgio Careccia. Fra gli altri interpreti del corto Barbara Petti, Bianca Mastromonaco, Emanuela Pece, Francesco Vitale, Giulio Maroncelli, Guido Testa, Ilaria Bucci, Mariacarmela Di Tommaso, Mariagrazia Paolantonio, Mauro D’Amico, Mena Vasellino, Michele Manocchio e Carmen Socci. Per la colonna sonora, il regista William Mussini, coinvolse il Maestro Domenico De Simone, che realizzò le musiche originali.

La presentazione ufficiale del corto fu al Cinema Maestoso di Campobasso, alla presenza della gran parte del cast, davanti a un pubblico numeroso e partecipe. L’evento fu arricchito da un incontro-dibattito sul tema “Cultura italiana, status quo e prospettive”, in cui si discuteva delle potenzialità dello sviluppo del settore culturale per il sistema economico italiano e molisano in particolare. Dopo un decennio è significativo che poco sia cambiato: le istanze degli operatori culturali sono sostanzialmente ancora le stesse, nell’auspicio di un vero sviluppo e un concreto sostegno da parte delle istituzioni al settore della cultura e dello spettacolo.

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