La scommessa vincente

MolHelix, la lumaca si fa imprenditoria: l’impresa ecosostenibile di Lorenzo e Marco

I due agronomi da un anno e mezzo allevano chiocciole a Roccavivara: “Abbiamo avviato produzione di lumache per gastronomia e cosmesi attraverso un’economia circolare”. I due recuperano gli scarti dei prodotti ortofrutticoli della grande distribuzione per nutrirle: “A questo abbiamo collegato il recupero di materiale di rifiuto, come ad esempio gli avanzi che non mangiano le lumache, in modo che il materiale viene compostato e lo utilizziamo per fertilizzare e favorire la crescita”.

Economia circolare, ecosostenibilità, rispetto per l’ambiente. Concetti che sono entrati con forza negli ultimi anni nel nostro vocabolario e, si spera, nella pratica di tutti i giorni. Ma concretamente cosa significa? Beh, c’è qualche esempio virtuoso più che esaustiva. Prendete la MolHelix, l’azienda di Roccavivara che alleva lumache grazie all’entusiasmo, allo studio e alla volontà ferrea di due ragazzi. Parliamo di Lorenzo Sallustio e Marco Di Cristofaro, agronomi e ricercatori, e soprattutto ideatori di un’impresa che andiamo a raccontare.

Un anno e mezzo fa la partenza. Il lockdown dovuto alla pandemia da covid era terminato da pochissimo e i due protagonisti decisero che era giunta l’ora di mettere in pratica le idee elaborate e studiate nei dettagli. “La scintilla scocca a inizio 2020, dopo una fase di studio in cui siamo andati anche all’Istituto Internazionale di elicicoltura di Cherasco per delle giornate di pratica e per capire come avviare l’allevamento” spiegano.

MolHelix allevamento lumache Roccavivara

L’allevamento doveva nascere inizialmente a Campobasso, città dei due, poi è arrivato il covid e ha bloccato tutto. “Abbiamo dovuto rivedere tutto il nostro progetto, i nostri piani e siamo rimasti chiusi in casa come tutti. Finito il lockdown, visto che eravamo stati un bel po’ a pensare e a pianificare, abbiamo deciso di venire nel terreno della mia famiglia a Roccavivara dove c’era un vecchio vigneto – rivela Lorenzo –. Abbiamo pulito l’intero terreno e abbiamo avviato questo piccolo allevamento sperimentale. È nato un po’ per sfida e un po’ per gioco la nostra attività imprenditoriale. In questo anno abbiamo sviluppato tante altre idee collaterali”.

MolHelix allevamento lumache Roccavivara

E allora, nei particolari, ecco di cosa si occupano: “Quello che facciamo è produzione di chiocciola per gastronomia e cosmesi. Oltre a questo, abbiamo messo su una serie di eventi e degustazioni utilizzando anche l’agriturismo che abbiamo rilevato per avvicinare le persone di ogni età al mondo della chiocciola, anche dal punto di vista alimentare. Faceva parte della nostra tradizione culinaria ma col tempo si è persa. Quindi cerchiamo di sviluppare piatti che siano innovativi e appetibili per far sì che anche la domanda cresca visto che il prodotto è particolare e di nicchia”.

Ma perché si può parlare di economia circolare? “Abbiamo attivato una serie di stratagemmi per realizzare un’economia che fosse il più circolare possibile riuscendoci con qualche sforzo – prosegue Marco –. In particolare, tra le iniziative più virtuose c’è il recupero di cascami ortofrutticoli della grossa distribuzione che abbiamo realizzato attraverso delle convenzioni sviluppate con dei grandi player che si occupano di ortofrutta a Campobasso”. L’azienda fa anche una sorta di autocontrollo della qualità dei cascami dei supermercati: il fatto che le lumache mangino quella roba vuol dire che la qualità è buona”.

MolHelix allevamento lumache Roccavivara

Cosa significa tutto ciò? In pratica, ogni settimana la MolHelix recupera una grande quantità di questi scarti ortofrutticoli che vengono poi utilizzati come alimento supplementare per le chiocciole. C’è di più: “A questo abbiamo collegato il recupero di materiale di rifiuto, come ad esempio gli avanzi che non mangiano le lumache, in modo che il materiale viene compostato e lo utilizziamo per fertilizzare e favorire la crescita delle colture delle chiocciole”.

L’economia circolare sarebbe già bella che spiegata a puntino, ma i due hanno voluto realizzare anche “una vasca che raccoglie l’acqua piovana con cui irrighiamo, diciamo che tutto quello che riusciamo a riutilizzare e che può rappresentare un rifiuto normalmente si traduce nella produzione di quello che abbiamo e di una proteina nobile e di una carne che ha impatto zero, anzi sostiene l’ambiente”.

MolHelix allevamento lumache Roccavivara

Come si accennava, le lumache vengono allevate sia per scopo gastronomico che cosmetico. “Bisogna sapere che la lumaca era un alimento fisso nell’antica tradizione culinaria – aggiungono –. Del resto, era uno dei pochi piatti che garantiva proteine. Col passare del tempo e col benessere è diventato una sorta di piatto d’élite, che noi vorremmo invece avvicinare sempre di più alla gente, facendolo conoscere attraverso ricette inedite”.

Per quanto riguarda il capitolo dei cosmetici, come noto la bava di lumaca è un ingrediente essenziale per questo tipo di prodotto. Qui serve una piccola lezione di elicicoltura: “La nostra particolarità è che rispetto agli altri metodi di produzione classica di bava, prodotta o per stress o per piacere, grazie alla collaborazione con l’Istituto internazionale, si utilizza un macchinario che è una sorta di ‘spa’ per le lumache, che producono la bava nel modo più naturale possibile”.

MolHelix allevamento lumache Roccavivara

Ma come avviene la riproduzione delle lumache? “Parliamo di ermafroditi imperfetti, hanno bisogno dell’accoppiamento e non fanno differenza tra maschi e femmine. Si riproducono quattro cinque volte all’anno a primavera e in autunno e qui hanno il clima ideale a quota 600 metri. Ogni lumaca depone un’ottantina di uova, che poi si schiudono e mediamente vengono fuori venti-trenta lumachine. La lumaca può vivere anche tre anni ma non abbiamo interesse a tenerle così tanto, una volta che raggiunge la maturità la preleviamo”.

Ed ecco come vengono allevate: “Vivono in recinti delimitati da reti speciali. Bisogna mantenere il giusto equilibrio all’interno di questi microambienti, sia a livello di presenze di lumache per evitare che le più grandi mangino tutto e le piccole muoiano, sia per far sì che non si formino batteri o che arrivino predatori. Bisogna aggiungere che le chiocciole mangiano tanto e bisogna fare in modo che la vegetazione presente all’interno dei recinti non venga rasa al suolo perché è proprio essa che crea il microclima necessario per la giusta crescita”.

MolHelix allevamento lumache Roccavivara

Tra l’altro, la MolHelix sta avviando anche una sorta di fattoria didattica. “Finora abbiamo fatto due esperimenti con un campo scuola del Comune di Roccavivara e con uno di Campobasso. In queste esperienze si spiega il ciclo biologico dell’animale, la tecnica dell’allevamento ma soprattutto l’economia circolare e la sostenibilità ambientale. I ragazzi si rendono conto sul campo. Per i più piccoli organizziamo giochetti come corsa delle lumache”.

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