I problemi dell'ospedale

Contagi e ricoveri covid, Campobasso ‘regge’ ma si teme l’urto della quarta ondata

Conferenza stampa di maggioranza e opposizione a Palazzo San Giorgio che a gran voce chiedono interventi per l'ospedale Cardarelli: "Siamo in procinto di affrontare la quarta ondata e i problemi sono rimasti irrisolti. Non esiste una struttura dedicata completamente alla cura dei pazienti covid"

A Campobasso c’è una ventina di contagiati, mentre le persone ricoverate nei reparti covid dell’ospedale del capoluogo sono dieci (i numeri dei degenti sono riferiti al bollettino Asrem del 23 novembre, ndr). Al di là di questi numeri, i consiglieri comunali di Palazzo San Giorgio non nascondono i timori legati all’impatto della quarta ondata del virus soprattutto sul Cardarelli. Qualche giorno fa gli eletti (maggioranza pentastellata e opposizioni) hanno votato all’unanimità nella seduta dell’assise civica una mozione e un ordine del giorno di cui oggi – 24 novembre – hanno esplicitato dettagli e obiettivi convocando la stampa in Municipio.

“Con questi due documenti il Consiglio comunale chiede interventi immediati sul personale, sui reparti, sul 118 e soprattutto sulla campagna di prevenzione oncologica”, spiega la consigliera del Pd Alessandra Salvatore. L’esponente dem rilancia anche il tema dell’hub covid: “Abbiamo bisogno di una struttura completamente dedicata alla cura dei pazienti covid. Nonostante le risorse stanziate, non abbiamo un centro dedicato e forse non ci sarà nemmeno nei prossimi mesi”.

Siamo in procinto di affrontare la quarta ondata e i problemi sono rimasti irrisolti. E’ chiaro che c’è paura non solo da parte della politica, ma anche tra i cittadini. E questo deve portarci a remare tutti nella stessa direzione, in modo trasversale”, osserva Roberto Gravina che è stato il primo sindaco a promuovere un ricorso contro il Programma operativo sanitario 2019-2021 adottato dal governatore-commissario alla sanità Donato Toma.

Il capo di Palazzo San Giorgio non nasconde i suoi dubbi sull’impatto che la quarta ondata potrebbe avere sull’ospedale Cardarelli, soprattutto dopo che tre medici anestesisti hanno lasciato un reparto chiave nella cura dei pazienti covid: la Rianimazione. Ecco perchè “sarà fondamentale impiegare per la sanità i fondi previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

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