di Antonio Andriani
Nel romanzo, presente è l’omaggio
ad ogni terra che si fa paese.
Quantità di panorami in ostaggio
de la neve, e che bella fa sorprese,
all’orizzonte. Poi ecco un personaggio,
ci sta Vincenzo nostro! Che pretese,
confidar ne l’aiuto del futuro;
presso il castello con lui m’avventuro.
Andri261121 Parafrasi = con il presente strambotto, 8 versi endecasillabi col seguente schema metrico: ABABABCC. Senza essere invasivo, per me che scrivo su Primonumero, anticipo l’imminente uscita del mio terzo romanzo, e quinto lavoro in prosa, nono libro in assoluto. Anticipo il titolo della saga Civitas Dei, lo stesso della poesia; la Città di Dio è Civitacampomarano. A breve, rivelerò a questo giornale di cosa si tratta, entro l’otto dicembre dovrebbe essere già nelle librerie della regione. Intanto spiego, a chi non fosse addentro alla metrica degli endecasillabi, lo strambotto. Non tutti gli endecasillabi sono uguali, l’importante è che abbiano quelli a minore gli accenti sulla quarta, sesta e decima sillaba; quelli a maiore sulla sesta e decima sillaba. Ma non finisce qui, in questi 8 versi ce ne sono due anapestici, accenti sulla terza, sesta e decima sillaba, il primo ed il quarto. L’ottavo verso è dattilico, con accenti sulla prima, quarta, settima e decima sillaba. Il più bello, il più complicato tecnicamente è il secondo, tanto caro a Durante, che presenta accenti sulla seconda, quarta, sesta, ottava e decima sillaba; basta andare su Internet e cercare verso giambico o giambo per farsene un’idea più precisa. La foto si riferisce alla piazzetta antistante l’ingresso principale del castello angioino di Civita ed è stata scattata, qualche anno fa, dall’amico Paolo Di Paolo, che ringrazio.
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