I dati

Vendemmia, caldo e siccità fanno calare i raccolti ma l’annata è positiva: “Ottima qualità del rosso molisano”

Secondo il report annuale di Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini, in Molise si registra una flessione del 15% della produzione di vino ma non ne risentirà la qualità. “Il cambiamento climatico da noi influisce meno” assicura l’esperto di enogastronomia Rudy Rinaldi

La vendemmia 2021 sta quasi per finire ma si può già tracciare un bilancio: se gran parte d’Italia sta risentendo della siccità in termini produttivi, anche il Molise non fa eccezione e fa segnare un -15% alla voce quantità. Tuttavia la qualità del vino non dovrebbe risentirne.

È stato pubblicato di recente il report annuale realizzato da Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini che stima “una produzione nazionale di vino di 44,5 milioni di ettolitri, in calo del 9% rispetto ai 49 milioni di ettolitri del 2020 (dato Agea, sulla base delle dichiarazioni di produzione)”.

Più nel dettaglio, il report mette in luce “una flessione piuttosto generalizzata, con pochissime eccezioni, ma con differente intensità delle riduzioni”. La nostra regione è una di quelle che più ha sofferto per quanto riguarda la quantità di vino prodotto. Se in Abruzzo il calo è del 18%, nella nostra regione è del 15%.

vino vendemmia 2021 regioni italiane

Così lo studio analizza la vendemmia molisana 2021. “La situazione è simile a quella dell’Abruzzo, quindi con una stima quantitativa che vede diminuire del 15% la produzione, anche se in queste zone la siccità ha inciso meno, da un lato perché è consentita l’irrigazione d’emergenza e dall’altro perché si sono registrati fenomeni piovosi in numero maggiore a metà luglio. Si ha una previsione di grappoli di maggior peso”. Nello specifico la produzione dovrebbe passare da 235 a 200mila ettolitri di vino.

“Quantità e qualità sono inversamente proporzionali. Spesso più c’è quantità e meno alta sarà la qualità” assicura il molisano d’adozione Rudy Rinaldi, di mestiere sommelier e divulgatore enogastronomico, con una conoscenza del vino a 360 gradi. “La quantità è stata inferiore ma la qualità è molto buona, specie per il nostro rosso che ha un gusto corposo”.

Azienda D’Uva: non solo vino

Le fasi di raccolta e produzione sono quasi terminate nel medio Molise, mentre sulla costa la campagna è ormai terminata. “Ci sono differenze climatiche, il sole ha portato a estrema maturazione l’uva un po’ prima sulla costa, così come in Abruzzo e in Puglia. Ma a livello qualitativo non c’è un territorio che ne ha risentito di più. Ormai ci sono tecniche di vendemmia che ti consentono di vendemmiare nel momento giusto per avere un vino equilibrato bilanciando la gradazione alcolica”.

Il vino molisano 2021 non tradirà, ma in futuro il cambiamento climatico influirà sulla nostra Tintilia? “Non fa così caldo da condizionare i raccolti come in Sicilia o nel Nord Africa. È vero però che ci sono territori dove fa più caldo che in passato e lì hanno iniziato a produrre vino”. Qualche esempio? “Olanda, Belgio, Inghilterra. La qualità non è ancora paragonabile alla nostra, ma ad esempio gli spumanti inglesi somigliano allo champagne. Il cambiamento climatico ha quindi alzato le altitudini dove è possibile coltivare la vite”.

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