Trasporti da incubo

Treni, mattinata di caos nella stazione di Isernia: viaggiatori a piedi e disagi per i disabili

Nonostante venti giorni fa sia stata riaperta la tratta tra Isernia e Roccaravindola, questa mattina erano garantiti solo con i pullman sostitutivi i collegamenti verso Campobasso, Castel di Sangro e Venafro, quest'ultima tappa fondamentale per chi deve arrivare a Roma. E chi non se n'è accorto ha perso il treno per raggiungere la capitale. Malumori anche tra i portatori di handicap: la rampa di accesso che consente loro di raggiungere il binario è posta alla fine della pensilina

Sarebbe potuta sembrare una scena quasi fantozziana se solo avesse avuto un lieto fine. Questa volta il lieto fine però non c’è. E hanno tutt’altro che riso i viaggiatori che questa mattina – 29 ottobre – sono rimasti a piedi nella stazione di Isernia: erano diretti a Roma ma non si sono accorti che il viaggio proseguiva a bordo di un pullman sostitutivo che sostava nel piazzale antistante. Arrabbiati e amareggiati si sono accorti solo in un secondo momento, vedendo che il treno non arrivava, della beffa. Il pullman era stato segnalato, a dir la verità, dall’apposito monitor presente all’interno della stazione, come si vede dalla foto che ci ha inviato un nostro lettore che  racconta a Primonumero la mattinata di disagi vissuta nel capoluogo pentro.

Oggi i collegamenti verso Campobasso, Castel di Sangro e Venafro, quest’ultima tappa fondamentale per chi deve raggiungere la capitale, erano garantiti solo a bordo degli autobus sostitutivi. Difficile capire perchè dal momento che quasi venti giorni fa è stata riaperta la tratta Isernia-Roccaravindola.

“Dopo la grande inaugurazione, non è cambiato nulla: bisogna sempre impiegare i bus che partono da Venafro per poi prendere il treno per Roma o Napoli”, racconta il pendolare che fa riferimento proprio al taglio del nastro dello scorso 10 ottobre, fra l’altro in piena campagna elettorale per il ballottaggio di Isernia. In quell’occasione i vertici della Regione Molise e quelli del Gruppo Fs hanno convocato la stampa per raccontare l’ammodernamento delle infrastrutture che avrebbe consentito al servizio di trasporto ferroviario regionale di compiere il salto di qualità grazie ai 140 milioni di euro investiti.

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“In realtà i disagi per i viaggiatori continuano: questa mattina tante persone hanno perso il pullman per Venafro – che poi avrebbe condotto loro a Roma con il treno – perchè il tabellone a mio avviso è poco chiaro”, riferisce ancora il nostro lettore. “Queste persone erano nella stazione in attesa del treno e non si sono accorte che dovevano uscire dalla stazione perchè nel piazzale antistante c’era il pullman sostitutivo”.

C’è poi una parte dei viaggiatori per i quali i disagi si moltiplicano: parliamo dei portatori di handicap. La rampa di accesso che consente alle persone con disabilità di raggiungere il binario è posta a diversi metri di distanza costringendo loro a compiere un giro più lungo per arrivare alla pensilina. Il che aumenta la fatica e l’ansia di non riuscire in tempo a salire sul treno. “La nuova stazione – la sua amara considerazione – dimentica i disabili”.

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