Santa croce di magliano

Stalle abusive e animali senza tracciamento: sequestro da 150mila euro, denunciato imprenditore

Nei guai un uomo già noto alle forze dell'ordine per altri reati: dopo il blitz dei carabinieri sigilli a oltre 700 metri quadrati di immobili e 42 animali fra cavalli e vacche

I Carabinieri della compagnia di Larino hanno sequestrato questa mattina oltre 700 metri quadrati di immobili e 42 animali fra cavalli e vacche per un valore complessivo di oltre 150.000 euro, a causa di irregolarità edilizie e in materia di allevamento di animali. Denunciato un imprenditore di Santa Croce di Magliano, già noto alle forze dell’ordine per reati di altra natura.

Il blitz, che ha visto impegnate diverse squadre dell’Arma oltre a un velivolo del 5° Nucleo elicotteri Carabinieri di Pescara che ha sorvolato l’intera zona, è scattato all’alba di oggi in un terreno di Santa Croce di Magliano, al confine con la Puglia. I carabinieri hanno subito accertato la presenza di due locali che erano stati adibiti a stalle e che non erano mai stati denunciati al competente Ufficio tecnico del Comune di Santa Croce di Magliano, quindi totalmente abusivi.

All’interno erano state ricavate delle stalle per cavalli con tanto di separè, foraggio e mangiatoie. Nulla di tutto questo era in regola, dalla costruzione all’area di rimessaggio fino agli spazi per il lavaggio degli equini. Ma abusivi erano anche gli uffici, e ripari e le staccionate di sicurezza nonché i recinti all’interno dei quali sono stati trovati i cavalli, secondo quanto riferisce una nota dell’Arma dei Carabinieri.

Anche grazie alle immagini realizzate dall’alto durante la perlustrazione in elicottero, sono state poi individuate altre costruzioni ritenute abusive. È stata individuata una seconda stalla con all’interno ben 35 cavalli di varia razza e 7 vacche. Lì i militari hanno avuto il prezioso contributo del Nucleo Antisofisticazione Sanitaria di Campobasso e delle unità cinofile di Chieti che hanno effettuato diverse verifiche e accertamenti riscontrando la totale mancanza del previsto tracciamento di origine degli animali.

Di quelle mucche non c’è traccia nell’anagrafe nazionale per I bovini così come non c’è traccia di iscrizione all’anagrafe CE 494/90 visto che le vacche non avevano il marchio auricolare, il cosiddetto bottone giallo che viene posto sull’orecchio della mucca come segno di riconoscimento.

I cavalli non erano provvisti di microchip e quindi irregolari perché non denunciati alla banca dati equina in violazione dell’articolo 13 della legge 167 del 2017 e del regolamento dell’Unione Europea 2016/429 e 2014/262.

Cavalli, puledri, pony e buoi erano lasciati in parte allo stato brado e altri rinchiusi in recinti fatiscenti: questo lo scenario di quanto rinvenuto dai militare della competente ASL di Larino che hanno trovato gli animali in edifici abusivi e privi di qualsiasi norma di sicurezza. Secondo gli inquirenti c’era un serio pericolo per la salute degli animali nonché dei potenziali consumatori dato che gli animali trovati sono solitamente destinati al commercio alimentare.

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A causa delle irregolarità in tema di abusivismo edilizio e quelle per il mantenimento e la tracciatura e gli animali sono scattati i sigilli da parte dei carabinieri che hanno sequestrato sia le aree abusive che gli animali rinvenute per un valore complessivo che supera i 150.000 euro.

L’imprenditore è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Larino per la violazione delle norme in tema di costruzioni e lavori abusivi e dovrà spiegare l’esatta provenienza degli animali rinvenuti dai carabinieri nelle stalle abusive.

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