Dopo il summit in regione

Servizio 118, ai volontari 31 euro al giorno per spese di viaggio e pasti ma si chiude l’era dei rimborsi forfait

Summit definitivo oggi nella sede della Giunta regionale dove è stato trovato un accordo sulla convenzione per il trasporto in ospedale in caso di emergenza-urgenza. Dopo le proteste delle organizzazioni di volontariato sulla prima 'versione', prevista nella delibera dello scorso 4 ottobre, il regolamento sarà rivisto con le modifiche concordate assieme al governatore-commissario alla sanità Donato Toma e ai vertici Asrem. I rimborsi dovranno essere rendicontati

Il bando per l’affidamento del servizio 118 sarà rivisto: ora è ufficiale dopo l’intesa trovata nel vertice di questa mattina in Regione. Non sono state accontentate tutte le richieste delle organizzazioni di volontariato, ma gran parte sì. E soprattutto è stato sciolto il nodo più spinoso, quello relativo ai rimborsi corrisposti ai volontari. Non più 22, ma 31 euro esulla base di una rendicontazione come prevedono le norme attualmente in vigore (fra cui la riforma del Terzo settore).

Cambia anche la quota di ammortamento per acquistare una nuova ambulanza (di tipo A): alle associazioni sarà corrisposto un contributo di 60mila euro. Quasi il doppio delle 35mila previste nella prima versione del regolamento che assieme all’avviso pubblicato dall’Azienda sanitaria regionale erano stati duramente contestati dalle stesse associazioni. Nel giro di una settimana dopo il presidio di protesta davanti alla sede del Consiglio regionale, è stato trovato l’accordo per modificare alcuni punti della delibera Asrem dello scorso 4 ottobre. Un atto propedeutico alla nuova convenzione con le organizzazioni che garantiscono il trasporto di emergenza-urgenza dei cittadini in ospedale.

Sono stati necessari due lunghi confronti nel palazzo della Giunta regionale alla presenza del governatore-commissario alla sanità Donato Toma e dei vertici Asrem, il direttore generale Oreste Florenzano e il direttore amministrativo Antonio Lastoria. Ovviamente nel ‘parlamentino’ di via Genova c’erano i rappresentanti delle associazioni che allo stesso presidente della Regione Molise avevano chiesto di intervenire “perché alle condizioni previste nel nuovo bando è impossibile lavorare”. I tagli insomma avrebbero messo a rischio un servizio essenziale per la sanità molisana.

Croce Azzurra Molisana, Croce Bianca Molise, Croce Padre Pio, Croce San Gerardo, Croce Verde Molisana, Vitattiva, CVASS, Isernia soccorso e PA AVS Molise emergenza: queste le organizzazioni che si sono esposte in prima persona firmando la missiva inviata a Donato Toma che ha dato avvio alla trattativa che si è conclusa oggi.

“Adegueremo le regole su cui la convenzione si basa alla normativa sul Terzo settore: non ci saranno rimborsi forfettari, ma rimborsi spese”, spiega il governatore ai microfoni di Teleregione. C’è un punto su cui non è stato possibile accontentare le organizzazioni di volontariato: i rimborsi a forfait. Un sistema che consentiva ai volontari di percepire 51 euro per ogni giorno di lavoro senza fornire alcuna rendicontazione e senza che alcuno controllasse. Con tale stortura, qualcuno è riuscito a trasformare l’attività di volontario in un lavoro vero e proprio, remunerato fino a 800 euro al mese.

Volontari 118 a stipendio fisso grazie ai finti rimborsi. E la Regione apre al lavoro nero

Con il nuovo regolamento ai volontari sarà corrisposto un rimborso per le spese di viaggio: non più 50, ma 150 chilometri per raggiugere la postazione del 118 in cui si presta l’attività. Saranno rimborsati anche i pasti.

Il rimborso ai volontari passa da 22 a 31 euro – le parole del presidente della Regione – abbiamo previsto una rivalutazione che non si faceva da 20 anni. Saranno soddisfatte anche le esigenze alimentari dei volontari. Abbiamo stabilito un rimborso di un quinto della benzina fino a 150 chilometri percorsi di volontari, dal luogo di residenza al luogo di servizio, andata e ritorno. La soluzione è stata concordata con le associazioni, in linea con il codice del Terzo settore. La vertenza è chiusa. Ora si passa alla stipula della convenzione”.

Niente da fare invece sul fronte dei contratti. “La normativa relativa al Terzo settore consente alle associazioni di assumere personale ma l’impatto sarebbe economico rilevante: parliamo di più di due milioni di euro. Risorse che Asrem non ha, non riusciamo a rispondere a questa esigenza”, ha detto il dg Florenzano sempre a Teleregione. “La vecchia regolamentazione – ha ricordato – non rispondeva alle norme che nel frattempo sono entrate in vigore”.

Ci sarà una sorta di periodo di rodaggio per monitorare l’andamento della convenzione sul servizio 118: a tal fine saranno fissati incontri periodici con il governatore-commissario Toma, Asrem e le organizzazioni di volontariato.

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