Diritto alla salute

Le commissioni per l’invalidità ferme e i pazienti in attesa si accumulano: “Qualcuno nel frattempo è morto”

La consigliera regionale Pd Micaela Fanelli presenta un'interrogazione a Toma e chiede conto dell'immobilismo di chi dovrebbe fare le visite: "Decine e decine di persone in attesa"

Le commissioni regionali incaricata di esaminare i casi di possibile invalidità civile non si riuniscono da mesi e i pazienti in attesa si accumulano uno dopo l’altro. Quanto già accaduto nel 2020, durante la prima fase della pandemia, si sta ripetendo anche adesso che la fase acuta della lotta al Covid è superata. È l’ennesimo caso di disservizio della sanità regionale – checché ne dicano bizzarre classifiche diffuse dai vertici regionali – in una regione in cui il diritto alla salute sembra sempre più utopia.

Adesso la capogruppo Pd Micaela Fanelli ha presentato un’interrogazione urgente al Presidente Toma, “per comprendere se lui e la Giunta è a conoscenza dei templi biblici necessari per ottenere una visita presso le commissioni competenti al riconoscimento dell’invalidità civile”.

Secondo Fanelli “sono decine e decine le persone in attesa di essere chiamate a visita – ha affermato Fanelli – alcune delle quali, decedute nel mentre i processi burocratici appaiono, di fatto, quasi bloccati.
E non per colpa dei sanitari e degli amministrativi incaricati, orami ridotti al lumicino, ma di chi, avendo la responsabilità di organizzazione e controllo del servizio, non presta la dovuta attenzione, corredata dalle azioni necessarie affinché le commissioni per l’invalidità possano funzionare al meglio e il più celermente possibile”.

La fase sanitaria per il processo di riconoscimento dell’invalidità civile è infatti necessaria ad accertare il grado di invalidità civile, cecità, sordità, disabilità e handicap in base alle minorazioni del soggetto richiedente e l’accertamento compete alla Asrem attraverso le Commissioni mediche integrate da un medico dell’Inps.

Micaela Fanelli

“Lampante l’importanza del lavoro di queste commissioni medico-legali che svolgono un’attività a favore di un settore della popolazione particolarmente debole e bisognoso che, per essere efficace, deve svolgersi nel modo più veloce e lineare possibile” ha continuato il capogruppo Pd, aggiungendo: “Così come è certo che il Molise presenta una situazione di arretrato per le visite di accertamento e di revisione, ulteriormente aggravata dall’emergenza sanitaria da Covid-19, che richiede tempi di visita ancora più lunghi rispetto agli anni precedenti, stante la forte carenza di medici di categoria e, forse, da una serie di nuove nomine nelle commissioni che hanno generato problemi aggiuntivi, aggiungendo ritardo al ritardo. Solo per fare un esempio, a Campobasso, a fronte di due commissioni previste, opera una sola. Nessuna, invece, a Larino”.

L’intento dell’esponente democratica con l’interrogazione presentata è quella di chiedere “al Presidente/Commissario Toma qual è, ad oggi, lo stato delle pratiche presentate e di quelle evase, nonché le tempistiche di gestione dell’iter correlato, a quanto ammontano gli atti arretrati nelle commissioni e quali sono le azioni messe in campo – o ancora da intraprendere – per risolvere queste problematiche.
Un problema che va affrontato di petto e risolto immediatamente. Lo chiedono decine di invalidi, lo impone l’etica e la coscienza che non dovrebbero mai mancare nell’azione politica e amministrativa”.

 

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