Una data precisa non c’è, ma è concreta l’ipotesi che a dicembre si possa tornare a sciare a Campitello Matese e a Capracotta. I primi dieci centimetri di neve che si sono accumulati sulle montagne molisane tre giorni fa sono considerati quasi un segnale di speranza per un settore che negli ultimi due anni ha subìto un drastico crollo del fatturato.
Gli impianti sono rimasti chiusi a lungo, in parte ne hanno potuto fruire solo gli agonisti. Tutto perchè nel febbraio 2020 il coronavirus si è propagato proprio nelle località del turismo invernale. In tanti probabilmente ricorderanno i contagi di alcuni operatori sanitari dell’ospedale San Timoteo di Termoli proprio dopo una vacanza in Trentino.
L’allentamento dell’epidemia grazie alla campagna vaccinale consentirà quest’anno agli appassionati degli sport invernali di tornare in pista. In linea generale – come prevede il decreto del Governo dello scorso settembre – occorrerà essere muniti di green pass (la certificazione che attesta la vaccinazione, la guarigione dal covid-19, un tampone negativo) per accedere agli impianti e mascherina per poter prendere seggiovie, funivie e cabinovie.
Oltre alle misure per tutelare la salute, c’è un altro requisito da rispettare per la sicurezza: riguarda la manutenzione degli impianti sciistici. Alcuni interventi sono necessari e sono stati programmati da Funivie Molise, società in house della Regione e proprietaria degli impianti di risalita nelle due località sciistiche di Campitello Matese e Capracotta.
“Io sono convinto che la stagione partirà regolarmente, stiamo lavorando tanto per questo obiettivo”, sottolinea a Primonumero l’avvocato Fausto Parente, nominato lo scorso 12 agosto dal governatore Donato Toma quale nuovo amministratore unico al posto del commercialista Nicola Ianiro. Funivie Molise ha pubblicato le tre gare per aggiudicare la manutenzione della seggiovia Capo d’Acqua, della sciovia San Nicola e della seggiovia Del Caprio, tutte e tre a Campitello.
Fra l’altro, per chi non conoscesse la località sciistica matesina, la Del Caprio è la seggiovia più grande del Molise. E’ stata costruita venti anni fa e per riaprire deve essere sottoposta ad un intervento di manutenzione ventennale, come nel caso della sciovia San Nicola. Parliamo di lavori più lunghi che ne rendono più incerta la riapertura. Questo potrebbe condizionare inevitabilmente le presenze a Campitello. Diversa la situazione per la Capo d’Acqua, al centro di una manutenzione quinquennale.
“Le gare sono partite – puntualizza l’avvocato Parente – per la Capo d’Acqua i lavori sono stati consegnati e sono iniziati. Ieri abbiamo indetto la gara per la sciovia San Nicola ed entro la settimana i lavori saranno aggiudicati e prenderanno il via. Invece per la seggiovia Del Caprio il prossimo 19 ottobre apriremo le buste per le offerte e quindi poi partiranno anche in questo caso i lavori”.
Si respira invece un’aria diversa a Capracotta: è tutto pronto sulle piste di Prato Gentile dove bisogna svolgere solo dei piccoli controlli. La manutenzione straordinaria è stata effettuata lo scorso anno.
Al di là di tali interventi, Funivie ha pubblicato anche il nuovo bando per l’aggiudicazione degli impianti, un altro tassello fondamentale per la ripresa del comparto. La nuova gara si era resa necessaria dopo l’annullamento stabilito dal Tar Molise per il bando vinto dalla Malbatour di Carlo Muccilli.
“Venerdì scorso il nuovo bando per l’affidamento della gestione degli impianti è stato pubblicato sul Burm e scadrà il 25 ottobre, termine entro il quale si potranno presentare le offerte. Dal 26 avremo il nuovo gestore“, aggiunge il vertice di Funivie Molise.
Sulla prossima stagione invernale sono riposte grandi speranze: gli operatori economici sperano di poter recuperare in parte due anni di attività ferme e di fatturati persi. Basti pensare che nel 2020 sono andati in fumo 500 posti di lavoro a causa di un guasto all’impianto di innevamento artificiale Lavarelle. Anche questo sarà potenziato, assicura Parente: “So che le attese sono molto elevate e stiamo lavorando per ridare fiducia a tutti gli operatori e alle persone che preferiscono sciare in Molise piuttosto che spostarsi a Roccaraso”. La località sciistica abruzzese, che si trova proprio al confine con la nostra regione, è purtroppo una delle concorrenti più importanti da ‘battere’.
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