Termoli

La Città Invisibile trasloca. “Qui abbiamo creato uno spazio di socialità e solidarietà. Ma presto ricominceremo”

Tempo di trasloco per l’associazione ‘La Città Invisibile‘, realtà (fatta di luoghi ma soprattutto di persone) dove da anni i senzatetto e gli ‘ultimi’ trovano riparo a Termoli. Come noto lo spazio di piazza Olimpia, finora interessato dalle loro attività, dovrà lasciare il posto (idem la Croce Rossa) al futuro Museo del Mare per cui l’Amministrazione ha iniziato i lavori.

Così i volontari sulla loro pagina facebook, tra mestizia e nuove speranze per il futuro: “Dalla prossima settimana non ci troverete più nella sede di piazza Olimpia.

Il luogo che insieme a tutta la comunità locale abbiamo vissuto, animato, trasformato in uno spazio di solidarietà e socialità per come lo abbiamo conosciuto negli ultimi tre anni e mezzo chiude.

È stato un luogo importante per noi, che è diventato sinonimo della ‘Città invisibile’ che si è fatta visibile, diventando un riferimento anche per altre realtà sociali che in città faticano a trovare spazi fisici dove incontrarsi e fare iniziative.

Gli ultimi mesi, da quando abbiamo saputo di dover lasciare la sede (dopo un anno e mezzo di pandemia in cui non abbiamo mai interrotto il servizio) sono stati molto faticosi e carichi di apprensione per il futuro dei servizi alle persone senza dimora.

Grazie alla disponibilità del parroco e della comunità parrocchiale, ci stiamo trasferendo temporaneamente nei locali della chiesa di Sant’Antonio a Termoli. Nei prossimi giorni il servizio sarà riattivato presso quegli spazi, con gli stessi orari di sempre. Dateci giusto il tempo di sistemare tutte le nostre cose (e se volete passate a portare un saluto o uno spuntino).

Auspichiamo di poter presto trovare una ‘casa’ dove dare continuità e stabilità al nostro lavoro, dove poter anche accogliere la comunità cittadina per riaprire quello spazio di dibattito e incontro che la pandemia ci ha violentemente tolto. Per farlo avremo bisogno della solidarietà di tutte e tutti, e del ruolo imprescindibile dell’ente locale, a cui spetta il ruolo fondamentale di costruire, in collaborazione con volontari attiviste e associazioni, una visione per le politiche in favore delle persone in condizioni di emarginazione e di tutta la comunità.

Non perdiamoci di vista”.

commenta