Dopo lo scrutinio

Isernia, il sindaco si decide tra 15 giorni: Melogli e Castrataro al ballottaggio, nessuno schieramento sfonda il tetto del 50%

Termina intorno alle 4 del mattino lo scrutinio nella città pentra: solo 154 voti separano l'avvocato candidato del centrodestra e l'ingegnere nucleare. Il voto disgiunto premia il centrosinistra e il candidato di Pd e MoVimento 5 Stelle Piero Castrataro. Finisce in parità la competizione, nessuno schieramento sfonda la soglia del 50%: scongiurato il rischio di anatra zoppa perché il consiglio comunale si deciderà sulla base della vittoria del nuovo primo cittadino, fra due settimane. Sconfitta per il candidato sostenuto da Michele Iorio: Cosmo Tedeschi non arriva al 16% delle preferenze

Né Gabriele Melogli nè Pietro Castrataro, tanto meno le coalizioni che li sostenevano riescono ad acciuffare la maggioranza dei voti necessaria alla vittoria elettorale nel primo turno delle Amministrative di Isernia. Al termine del lungo scrutinio terminato intorno alle 4 di questa mattina, la ‘partita’ tra i due finisce in un sostanziale pareggio.

L’ex sindaco nonché candidato del centrodestra Melogli si ferma al 42,88% delle preferenze (5425 voti). La sua coalizione invece va un po’ meglio: 48,96% (5978 preferenze) con la lista di Forza Italia (che schierava diversi candidati di riferimento ad Aldo Patriciello) fa il ‘botto’ (2.056 consensi). A picco invece la Lega (364 voti – 2,98%), che rischia di non entrare nemmeno nell’assise civica nel caso in cui Melogli non riesca a vincere al ballottaggio. La ‘batosta’ di Isernia fa il paio con i risultati ottenuti a livello nazionale.

A separare i due aspiranti primi cittadini solo 154 voti.

Pietro Castrataro ottiene un risultato lusinghiero: 5.271 preferenze (41,66%). L’ingegnere nucleare, il volto nuovo delle Amministrative (se si considerano ovviamente gli sfidanti alla carica di sindaco), va molto meglio delle sue liste che conquistano il 35,1% dei voti (4275 consensi) e tra queste si registra l’imprevisto exploit di ‘Isernia Futura’ (1556 voti – 12,74%) e la rivincita del Partito democratico (1.175 – 9,62%).

Il voto disgiunto premia però proprio Castrataro, il vero motore dello schieramento frutto dell’alleanza tra i dem e il Movimento 5 Stelle. A proposito dei pentastellati, il voto di Isernia ne segna un crollo forse imprevedibile in queste proporzioni anche se in linea con la tendenza nazionale: solo 459 consensi (3,76%). Se lo schieramento guidato da Castrataro dovesse perdere fra quindici giorni, M5S resterà addirittura fuori dal Consiglio comunale.

Bruciante sconfitta infine per il terzo aspirante primo cittadino. Quello dell’imprenditore Cosmo Tedeschi, sostenuto da Michele Iorio, Filoteo di Sandro e Massimiliano Scarabeo, è un vero flop: appena 1956 voti (15,46% preferenze). La squadra che lo appoggiava e conquista 1958 voti (16,03%), con Fratelli d’Italia che ottiene 1.025 voti (8,39%).

E dalla scorsa notte, quando a tutti è apparso chiaro che nessuno degli altri due competitor in campo riusciva a ottenere la maggioranza e che si sarebbe andati al ballottaggio, Cosmo Tedeschi è diventato l’ago della bilancia. L’apparentamento potrebbe dare quella spinta in più a Melogli per ottenere la vittoria elettorale fra quindici giorni.

Discorsi su cui nelle scorse l’imprenditore edile ha glissato non rispondendo alle domande dei giornalisti nelle dirette elettorali televisive. Possibile che si aprirà il tavolo del centrodestra per cercare di trovare un’intesa con Tedeschi, ma soprattutto con Iorio.

Saranno dunque giorni di trattative prima dei prossimi 17 e 18 ottobre, quando si deciderà il nuovo primo cittadino del capoluogo pentro al secondo turno. Al ballottaggio si deciderà il nuovo Consiglio comunale. Il rischio di ‘anatra zoppa’ – tanto temuto perchè non garantisce la governabilità – è stato scongiurato: nessuno schieramento sfonda la soglia del 50%. I consiglieri comunali quindi si decideranno sulla base della vittoria del nuovo sindaco: chi tra Pietro Castrataro e Gabriele Melogli avrà più voti, conquisterà anche la maggioranza dei seggi in Municipio.

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