Termoli, associazioni nel mirino

Il Comune “spara” sulla Croce Rossa: entro oggi tutti via, a costo di buttare quintali di cibo per i bisognosi

Hanno avuto la comunicazione ufficiale del Comune venerdì: entro oggi dovrebbero "sloggiare", liberando la sede di piazza Olimpia e senza avere un luogo idoneo a ospitare le ingentissime scorte alimentari destinate alle famiglie povere. Nessuno si è preoccupato di trovare una soluzione alla Croce Rossa che, al pari di altre associazioni impegnate nel sociale, assiste in modo concreto oltre 1500 persone residenti tra Termoli e l'hinterland e fornisce indispensabili generi alimentari alle famiglie.

Venerdì è arrivata la lettera di sfratto. La Croce Rossa deve lasciare la sede di piazza Olimpia, avuta in comodato d’uso 10 anni fa dall’Amministrazione Comunale. All’epoca le persone che guidavano il Municipio erano altre, e questo potrebbe spiegare – e non giustificare – perché gli attuali amministratori, a cominciare dall’assessora ai servizi sociali, non siano stati nemmeno una volta a visitare i locali che devono essere “tassativamente” lasciati liberi entro oggi, martedì 26 ottobre. Se lo avessero fatto avrebbero scoperto che in nessun modo si può ottemperare a un “ordine” come quello recapitato dalla polizia municipale, e si sarebbero anche resi conti del servizio prezioso, anzi indispensabile, che la Croce Rossa svolge in favore delle persone bisognose. E forse, chissà, qualcuno avrebbe provato un pizzico di vergogna davanti allo sfratto di una associazione che di fatto sostituisce i servizi sociali prestando assistenza costante a 1600 persone (avete letto bene, 1600 persone) residenti tra Termoli e l’hinterland, con un Isee basso e spesso diversi figli a carico.

Il volontariato non ha vita facile a Termoli, di questi tempi. Ma la situazione della Croce Rossa trascende qualsiasi logica di buon senso, e questo avviene – è avvenuto, finora – nell’indifferenza di chi amministra una città nella quale il ruolo effettivo dei servizi sociali è di fatto oggi incarnato dalle associazioni che operano nel sociale e nel silenzio della minoranze in Consiglio.

Croce Rossa sfrattata dalla sede di Termoli: sospesa la distribuzione dei viveri ai poveri

Solo ieri pomeriggio, dopo le legittime rimostranze della presidente della Croce Rossa, il Comune è intervenuto con una nota nella quale “esprime rammarico” per le dichiarazioni rilasciate e fa anche sapere che la realizzazione del Museo del mare e del caffè Letterario (i lavori sono iniziati un mese fa, come ci confermano gli operai della ditta incaricata) si devono fare a ogni costo, pena la perdita del finanziamento. In pratica nella ex sede dei Vigili Urbani di piazza Olimpia, dove dieci anni fa hanno trovato spazio alcune associazioni impegnate nella solidarietà, ci sarà un museo marinaro. Il Comune di Termoli fa sapere di non potersi permettere di “perdere finanziamenti e l’appalto per la realizzazione del Museo del Mare e del Caffè Letterario. Il responsabile del settore Urbanistica Silvestro Belpulsi si è visto costretto ad avvisare la Croce Rossa dell’esigenza dello sgombero dei locali. Si sottolinea inoltre che la Croce Rossa di Termoli non è l’unica associazione che deve lasciare la sede di Via dello Stadio – aggiunge il sindaco -. Lo ha già fatto La Città degli Invisibili che anziché portare avanti sterili polemiche, ha accettato l’invito dell’amministrazione comunale a collaborare per cercare di individuare una nuova area dove poter riavviare le proprie attività”.

croce rossa Termoli

Secondo gli amministratori la presidente della Croce Rossa di Termoli Anna Lucia Presutto era al corrente da giugno della necessità di lasciare i locali liberi. Lei però smentisce, visto che fino a venerdì scorso non è arrivato alcun avvertimento scritto e pertato ufficiale. Tranne qualche generica informazione rilasciata da Vigili Urbani in forma verbale, che come sanno tutti non ha alcun valore effettivo. La mazzata è piombata tra capo e collo venerdì: 5 giorni di tempo per liberare i locali. Ma se qualche amministratore fosse andato a dare un’occhiata, anche superficialmente, si sarebbe accorto che la Croce Rossa non sta nelle stesse condizioni della Città Invisibile e che l’amarezza espressa dalle responsabili non è esattamente “sterile polemica”. Nei locali ci sono quintali di generi alimentari che arrivano dall’Agea e dalle aziende produttrici, oppure che vengono acquistati con i fondi delle donazioni, tra i quali alimenti deperibili che non possono certo essere caricati su un paio di autovetture e portati via. Dove, poi, se non è stata assegnata alcuna sede alternativa, nemmeno provvisoria?

E soprattutto – domanda che sarà il caso di porsi, specialmente nell’assessorato dei Servizi Sociali – dove andranno ora le persone che non riescono ad arrivare a fine mese, che non hanno il lavoro, che faticano a mettere insieme il pranzo con la cena, magari con tre figli piccoli a casa da sfamare? “Vedetevela voi” non è una risposta accettabile in una città piena di poveri, dove sono centinaia le famiglie che mangiano pasta a pranzo e cena perché è la cosa più economica e accessibile. “Il Comune resta a disposizione della CRI così come già fatto con le altre associazioni” sono le parole che si leggono in calce al comunicato, e che non trovano alcuna applicazione pratica.

La Croce Rossa non sa dove andare, non ha una sede alternativa, non sa come fare a consegnare alle persone bisognose le scatole di pasta, cereali, latte, biscotti, legumi, scatolame, i pezzi di parmigiano, i sughi, e tutto quello che occorre a chi ha un reddito bassissimo e magari ha perso anche il lavoro. E non sa nemmeno dove portare tutto questo cibo, quintali di alimenti che occupano 4 stanze intere e rendono questa associazione diversa dalle altre perché la gestione di una macchina della solidarietà di viveri a questi livelli implica la necessità di avere spazio. Non è certo una questione di “sterili polemiche”. Un avviso di sfratto sarebbe stato accettabile se fosse arrivato dopo aver trovato una soluzione, non prima. Andrebbe ricordato che le associazioni a Termoli non sono tutte uguali, non fanno tutte le stesse cose e non hanno tutte gli stessi bisogni. Ma per capirlo bisognerebbe andare almeno a vedere.

Croce Rossa Termoli sfratto sede

Questo è l’elenco dei generi di prima necessità consegnati in questa prima parte del 2021. Rende abbastanza bene l’idea.

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